"Il sole oltre il fumo"
di Sofia Benedetta Arini e Cristina Diliberto classe 1 A
Non
pensi che la luna sia bella stasera? Oggi è più splendente del
solito, chissà qual è il perché? Forse sta guidando il lungo cammino
di un viaggiatore alla ricerca di un tesoro che va oltre la
ricchezza, oppure ci sta proteggendo, con la sua luce benedetta, da
un male più grande dell’immaginario umano? Non so darmi una risposta
concreta, ma so per certo che quel bagliore, che squarcia il buio
della fredda notte, è bellissimo. Questa sera anche la tua stella è
più luminosa del solito, nonno, riesco facilmente a distinguerla da
qualunque altro puntino bianco presente. Significa che stai
vegliando su di noi o che oggi è stata una giornata alquanto
particolare rispetto alle altre? Anche per me, oggi, è stata una
giornata diversa da tutte le altre e naturalmente, conoscendo bene
la tua curiosità ti racconterò com’è andata. Come ogni mattina mi
sono preparato per andare a scuola, avevo la verifica di matematica
e stavo ripassando le addizioni mentre facevo colazione, anche se
avevo studiato ero abbastanza preoccupato. Ad un certo punto la
mamma mi ha detto che potevo chiudere i libri poiché potevo anche
rimanere a casa. Le ho chiesto la ragione di quella sua decisione e
fermamente mi ha risposto che né lei né papà potevano accompagnarmi.
Sbuffando decisi di ritornare nella mia stanza per continuare a
dormire e mentre percorrevo il corridoio ho notato uno strano
particolare; la porta della stanza di mia sorella non era chiusa.
Quello era un evento straordinario, la mia sorellona non lasciava
mai la porta della sua stanza aperta, tranne in casi particolari,
così ne ho approfittato per sbirciarne l’interno a cui accedo
raramente e ciò che vidi mi stupì: aveva buttato sul letto la
maggior parte dei suoi vestiti riposti nell’armadio mettendone tanti
altri ancora nella grande valigia che utilizzavamo per i viaggi. Si
è poi accorta che la stavo spiando e la missione era fallita. Provai
a scappare ma il generale mi richiamò sull’attenti. Fui obbligato a
tornare da lei assumendo una posizione eretta, con la testa rivolta
verso l’alto, le braccia distese lungo i pantaloni, i talloni uniti
e le punte divaricate. Mi assegnò una missione di grande importanza:
dovevo prendere tutti i miei vestiti e portarli da lei, e
soprattutto scegliere il mio giocattolo preferito, solo UNO. Ho
svolto tutti i miei compiti e come “giocattolo” ho scelto il
telescopio che mi hai regalato al mio ultimo compleanno passato
insieme. Sono tornato da lei e le ho mostrato fieramente la mia
scelta, ma mi ha spiegato che avremmo dovuto affrontare un lungo
viaggio in macchina con i nonni, quindi non potevo portare oggetti
troppo ingombranti. Sono andato nella mia stanza con il broncio,
come avrei potuto scegliere un solo giocattolo? Volevo portare il
telescopio ma sapevo per certo che al mio ritorno lo avrei ritrovato
al suo posto. Sono rimasto a guardare i miei giocattoli per più di
15 minuti e alla fine ho scelto la mia Action Figure di Superman, il
mio eroe preferito. Da grande voglio essere come lui pensai, capace
di sconfiggere tutti i cattivi, proteggendo i cittadini e la mia
famiglia.
Nonno adesso devo proprio andare, la mamma mi sta rimproverando per
la finestra aperta, dice che se prendo troppo freddo mi viene il
raffreddore.
Ciao nonno, oggi mi sono dovuto svegliare molto presto perché mamma
e papà vogliono anticipare la vacanza dato che questa notte abbiamo
sentito dei forti tuoni. Sai, io sono molto coraggioso e non mi
lascio intimorire dai tuoni, ma questa volta erano più forti del
solito… la mamma si è anche messa a piangere quando li ha sentiti.
Non capisco perché continua ad esserci questa tensione nell’aria per
dei normalissimi tuoni! So che possono far paura, ma qui da noi il
clima è rigido, sempre gelido, le nevicate frequenti, ci sono
abituato e so per certo che la tempesta passerà presto. Dopo aver
caricato i bagagli in macchina, siamo passati a prendere i nonni e
adesso siamo in autostrada. Sento i rumori delle altre macchine che
suonano ripetutamente il clacson, c’è molto traffico… è evidente che
anche altra gente ha voluto fare un viaggio proprio come noi. La
mamma continua a piangere e papà cerca di consolarla dicendole che
andrà tutto bene. La sorellona mi stringe forte la mano e mi ripete
di non aver paura, ma anche lei mi sembra molto spaventata, lo
comprendo dal suo sguardo ormai spento. Guardando dal finestrino non
mi sembra che stia piovendo, ma c’è solo del fumo che ricopre il
cielo inoltre mi sembra che oggi sia una bella giornata dato che
riesco a scorgere i raggi del sole che attraversano il fumo. Non so
cosa stia accadendo, perché la mamma piange? Perché sono tutti così
preoccupati? Nonno sappi che sarò forte e coraggioso, aiuterò tutti
quanti e proteggerò la nostra famiglia! Il lungo traffico si è
appena fermato, perché le altre automobili non si muovono? Il rumore
dei clacson si è fatto sempre più forte, hanno tutti quanti,
guardandoli negli occhi, un’espressione ansiosa e nervosa. Papà è
sceso dalla macchina per capire meglio la situazione, la nonna ha
cominciato a recitare il rosario mentre gli altri piangono, la
sorellona sembra quasi congelata, è lì immobile non emette nessun
suono o nessun rumore, ha il viso stanco e pallido, ma quando si
accorge che la guardo si gira e mi sorride, sembra quasi un sorriso
forzato. Cosa posso fare per strapparle un sorriso? Papà è appena
tornato, ha detto che l’autostrada è stata danneggiata, quindi
bisogna proseguire a piedi fino al confine, al confine di cosa?
Tutti sembrano così disperati, come tante pecore senza il proprio
pastore, come tanti uomini che hanno smarrito la meta, cosa ci sta
accadendo nonno?
Ciao nonno, sono ancora io, il tuo caro nipotino, camminiamo da
quasi 5 o 6 ore, almeno da quello che dice la mamma, a me sembra
passata un’eternità, inoltre ci siamo fermati pochissime volte.
Stringo saldamente la mano della sorellona, perché è già notte e ha
paura che mi perda quindi le ho promesso solennemente che non mi
sarei staccato da lei. Il mio passo è decisamente rallentato, sono
tanto tanto stanco, vorrei tornare a casa e mangiare una di quelle
buonissime focacce che facevi tu, quelle che mi facevi trovare
quando tornavo a casa dopo essere stato a scuola.
Continua ed esserci molto fumo e non riesco a vedere bene il cielo,
per ciò non ti dispiacere se non guardo la tua bella stellina, in
più c’è sempre tantissimo rumore, ma non riesco a capire quale sia
la fonte. Papà dice di continuare a resistere, e che a breve
arriveremo al caldo, non vedo l’ora di mettermi sotto le coperte e
mangiare un bel piatto caldo.
NONNO, NONNO!!!! CI SONO DEGLI UOMINI!!!! SARANNO SICURAMENTE VENUTI
A PRENDERCI!!! Ma perché ci urlano in una lingua strana??
Perché
hanno delle armi con loro? Non capisco, che stanno facendo?? Perché
sparano? Questo può accadere solo nei film di Superman, ma perché
proprio adesso? Che cosa abbiamo fatto? Cos’è quel rumore? Vorrei
solo chiudere gli occhi.
Sto cercando di guardarmi un po’ intorno, c’è tanto fumo, faccio
fatica a respirare e mi fa male la testa, il terreno ha preso fuoco,
perché tutto questo? Dov’è la sorellona? Qualche minuto fa era qui
con me, mi stringeva forte la mano, poi ho sentito un forte rumore e
l’ho persa di vista. Non mi avrebbe mai lasciato andare, avevamo
fatto una promessa, lei aveva fatto anche giurin giurello.
Anche papà la stava cercando, finché non lo vedo correre verso
qualcosa. La mia sorellona è a terra con un liquido attorno, a causa
del buio non riesco a capire di cosa si tratta. Mamma e papà hanno
iniziato a piangere abbracciati a lei. Ma perché non si alza?
Abbiamo fatto tanta strada e sarà molto stanca, ma perché dorme lì?
Ho provato a svegliarla più volte, ma non apre gli occhi… Perché non
li apre? Deve svegliarsi… altrimenti come faremo a fare la vacanza?
Come faremo a giocare al parco? Come faremo a passare le domeniche a
casa dai nonni? Deve svegliarsi. Voglio continuare a litigare con
lei per l’ultima fetta di torta e a ridere per le figuracce di papà.
Deve aprire gli occhi e respirare… Ti prego non andare…
È solo un brutto sogno, è solo un brutto sogno, non è vero nonno?
Tra poco mi sveglierò nella mia stanza e passerò una bellissima
giornata di sole insieme a tutti i miei cari, giocherò ancora con la
mia sorellona, abbraccerò nuovamente i miei genitori, aiuterò i
nonni nelle faccende ed uscirò con i miei amici nel parco vicino
casa. È solo un brutto sogno… solo un brutto so…
Cos’è questo boato? Sto volando? Ho sbattuto la testa e ora chi lo
dice a mamma, sicuramente si preoccuperà molto. Cosa mi sta
succedendo? È tutto così buio, non voglio dormire, non ho sonno,
voglio ancora restare sveglio solo per un altro po’. Il fumo se n’è
andato, che bella che è questa notte, è così tranquilla. Le stelle
che trapuntano quel lenzuolo blu scuro sono luminose, anche questa
notte la luna è bellissima. Chissà il perché? Vorrei proprio
saperlo. La tua piccola e dolce stella è più luminosa del solito,
non pensi, nonno?