LA FENICE

di Giorgia Piazzese, 3E

fenice
Dicono che la fenice rinasca dalle proprie ceneri dopo la morte, e tutti noi moriamo più volte mentre stiamo vivendo la nostra stessa vita.
Moriamo ad ogni mancanza, ogni sbaglio e ogni ricordo, che ci fa sprofondare nel più profondo dei dolori.
Moriamo per poi rinascere, proprio come fa la fenice, proprio come ha fatto lei per tutta la sua vita.
Una donna eccellente, determinata in ogni cosa e nonostante il peso di tutto quel dolore, costantemente sorridente.
Una come lei, non si può spiegare a parole.
Viveva solo con il cuore, amava, amava solamente, e ti donava proprio tutto, anche quello che non aveva.
Bastava solo guardarla negli occhi per capire che il suo amore non avrebbe mai fatto male a nessuno, era di una trasparenza unica, odiava le bugie e non sapeva neanche raccontarle, era la più sincera di tutti e chiunque se ne rendeva conto.
Insuperabile in tutto, in ciò che faceva ed in ciò che diceva.
Mai una parola di troppo, parlava solo quando lo riteneva necessario, e non sbagliava mai ad esprimere il suo parere, per lei non c'erano vie di mezzo, diceva tutto ciò che le passava per la mente senza giri di parole, in questo nessuno poteva batterla.
Amavo guardarla, rimanevo per un tempo indeterminato ad ammirarla, era seriamente di una bellezza disarmante, ai miei occhi era la più bella in assoluto.
Possedeva una positività incredibile, nonostante il mondo stesse crollando, per lei andava tutto "Alla grande" sempre. Con lei era impossibile pensare a cose negative, trasmetteva tantissima tranquillità, e riusciva anche per poco a farti vivere a colori.
Io le ho sempre creduto, non c'è stato neanche un minuto nel quale abbia messo in dubbio la sua parola, perchè ripeto, lei non era in grado di mentire, e tra tutti l'unica ad essere stata così tanto sincera con me, è sempre stata lei.
Se fuori pioveva e lei mi diceva che c'era un sole che spaccava le pietre, io le credevo ad occhi chiusi, e credo che amare significhi anche questo, fidarsi pienamente e ciecamente, proprio come io mi fidavo di lei.
Credeva in tutti quelli che amava, spronandoli a dare solo il meglio di se stessi, ed essendoci costantemente per loro. Credeva nei sogni altrui, come se fossero i suoi, perchè per lei la felicità degli altri era anche la sua.
Ogni volta che andavamo a casa sua, anche solo per cinque minuti, per lei era tutto, le bastava solo averci con lei.
Le piacevano tantissimo le feste, soprattutto se festeggiate con le persone a cui teneva più della sua stessa vita, le piaceva la musica e ballare, cantava senza nessuna vergogna e non potete capire quanto era bella, era bella da morire.
poesiaNon si può spiegare una come lei, così tanto solare fuori e con troppo dolore dentro.
La vita l'ha presa a calci, donandole solo il peggio, costringendola ogni giorno, sempre di più, a rinunciare di essere felice.
Non so spiegare come abbia fatto a resistere, ma per me la forza che ha posseduto lei, è la più grande in assoluto.
Per me, la vera fenice era lei.
Se ne è andata in silenzio, facendo credere a tutti che stesse alla grande, e per una volta, per la prima ed ultima volta mi ha mentito. Non posso dirle più niente, perchè ormai non c'è più, perchè ormai, qui, sono rimasti solo dei ricordi che rimarranno eterni.
Ha spiccato il volo, raggiungendo l'altra metà del suo cuore, dopo 30 anni rivederlo l'avrà resa la donna più felice dell'universo. Ma lei, anche se non lo sa, si è portata per sempre una parte di me, forse la più bella.
Si è portata con sè, la persona che ero solo con lei, e che non sarò mai più con nessun'altra persona al mondo, lei mi ha lasciata e mi aveva promesso che non l'avrebbe mai fatto.
Io sto bene, ma non l'accetto, l'amavo più di me stessa, e non so che farmene di tutto questo amore se non è più qui. Io non posso aspettare che sia il tempo a curarmi le ferite, perchè io non sono in grado di rinascere dal dolore, io purtroppo non sono come lei, non ho la sua stessa forza, ho solo la rabbia che mi assale ed una nostalgia costante che convive con me da sempre.
Fra pochi giorni è Natale, ed io puntualmente ogni mattina la chiamavo per augurarle un buon natale, ma questa volta che faccio? Che faccio se non c'è?...