Mostra su Giacomo Leopardi
di Elisa Sutera, 1E
Il
refettorio dell’istituto scolastico “Regina Margherita” nei giorni
28-29 e 30 marzo è stato la sede di una mostra dal titolo "Leopardi
e il suo mondo" curata da Stefano Certa e Angela Marchica autori del
testo Leopardi e il suo mondo.Per conoscere un’anima,
l’uomo, le sue città, gli amici, gli amori, edito
dalla casa editrice Etabeta.
Nello spazio adibito alla mostra è stato costruito un percorso in
cui ogni sosta era
caratterizzata dall'esposizione dei contenuti esposti in alcuni tabelloni
da parte di alcune studentesse del corso E del nostro Istituto.
Nel primo venivano esposti alcuni ritratti eseguiti da Leopardi, come quello
di Stanislao Ferrazzi, oppure dei suoi autoritratti.
Inoltre,
nel tabellone era pure presente l’immagine della maschera mortuaria in gesso
dello scrittore. Nel retro le immagini dell’elaborato trattavano dei
genitori e dei fratelli, dunque, della famiglia.
Il padre, Monaldo Leopardi, fu un Gonfaloniere della città di
Recanati, città natale del poeta. Fu uno dei primi che nello Stato
Pontificio introdusse la vaccinazione contro il vaiolo,
per
cui Giacomo Leopardi ed i suoi fratelli, Pierfrancesco, Carlo, Luigi
e Paolina, furono i primi ad avere la vaccinazione antivaiolosa.
Il
rapporto tra padre e figlio era affettuoso ma sempre limitato. Al
contrario di quello con il padre, il rapporto con la mamma, Adelaide
Aloisia Francesca Antici, che è ancora oggi una figura contrapposta
a quella di donna e madre, non andava a gonfie vele. Aveva, infatti,
un carattere rigido e severo nei confronti dei figli.
Il
fratello maggiore della madre, Carlo Teodoro Antici, fu una figura
importante nella vita del Leopardi in quanto fu uno dei pochi che
si accorse subito della sua genialità, del suo intelletto. Per
questo Giacomo Leopardi, all’età di ventiquattro anni, venne
ospitato da lui a Roma.
La sorella, citata prima, fu sicuramente un
punto di riferimento nella vita di Leopardi.
Anche lei, come il fratello, si dedicò molto alla scrittura e, in
particolar modo, alla traduzione di testi ma il fratello,
evidentemente, riuscì ad essere più emergente e ad avere un ruolo
riconosciuto rispetto al suo.
Il fratello Pierfrancesco fu l'ultimo
figlio della famiglia.
Pochi anni dopo il compimento della maggiore
età, si innamorò della figlia della cuoca con cui decise di
scappare.
Venne però riportato a casa dalle autorità e i due non
ebbero più l’occasione di incontrarsi.
In seguito ebbe un matrimonio
da cui nacquero tre figli, due maschi e una femmina.
Tra le amicizie
di Leopardi, da ricordare è sicuramente Antonio Ranieri che
conobbe
al momento del rientro del suo soggiorno a Firenze e, da quel momento
in poi, continuarono ad alimentare la loro amicizia fino all’arrivo
della morte del poeta.
Molto noto tra gli amici dello scrittore fu
Francesco Puccinotti, un medico e scienziato. Anche con lui,
Leopardi mantenne un’amicizia che durò di nuovo fino al decesso del
poeta.
Per quanto riguarda i suoi amori, ne ebbe diversi ma una
donna in particolare, Teresa Fattorini, gli rubò il cuore. Era la
figlia del cocchiere di casa Leopardi e alcuni sostengono sia la
“Silvia” a cui è dedicato l’omonima lirica:“A Silvia”.
Si crede
che dietro al nome “Silvia” si celasse questa donna che veniva
tenuta “nascosta” per non essere scoperto dalla famiglia.
Purtroppo
la giovane morì di tubercolosi a soli ventuno anni e di ciò il poeta
fu molto addolorato. Fu, infatti, una delle motivazioni che lo spingevano
all’essere pessimista,
Ma riflettendoci potremmo vedere il suo
pessimismo come una visione oggettiva della realtà, come ha espresso il
professore Tommaso Romano durante un suo intervento.
La poesia leopardiana mi incuriosisce davvero
molto, per questo concluderei con un paio di versi che più mi
affascinano: “Il più solido piacere di questa vita è il piacer vano
delle illusioni”.
inaugurazione della mostra con alcune spiegazioni da parte dei coniugi Certa e Marchica e le poetesse premiate |
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