Il conflitto tra Russia e Ucraina: uno sguardo storico
Salamone Noemi e Carella Agata Chiara 3°E
Lo sapevi che… le motivazioni del
conflitto tra Ucraina e Russia hanno lontane radici storiche?
Ebbene sì! Possiamo addirittura farle risalire al Medioevo ed in
particolare alla nascita della Rus’ di Kiev.
Ma
cos’è la Rus’ di Kiev?
Già dal medioevo il territorio russo possedeva un ecosistema con una
grande steppa, zone boschive e terreni poco fertili. Invece nella
pianura di Kiev, la terra godeva di un terreno fertile e lunghi
corsi d’acqua che potevano raggiungere diversi mari, tra cui il mar
Nero e il Baltico. Quest’accesso al mare favorì il commercio,
soprattutto nei mesi estivi. Un simile ecosistema offriva grandi
possibilità a tutti quei popoli che si stanziavano in questa parte
di territorio. A metà del IX secolo, durante la seconda ondata delle
invasioni barbariche, i vareghi, (un ceppo dei vichinghi)
sfruttarono questo ecosistema, realizzando fiorenti centri
commerciali, che assunsero importanza politica, in particolare la
Rus’ di Kiev, detto anche Stato di Kiev. La Rus’ di Kiev negli anni
a seguire diventa protagonista di un processo espansionistico
territoriale. Sarà poi la penetrazione del cristianesimo ortodosso a
conferire alle popolazioni russe un comune riferimento culturale e
linguistico.
Qual è quindi il legame tra il conflitto e la Rus’ di Kiev?
Putin definisce Russi e Ucraini un’unica nazione, questo perché sono
tutti “discendenti” dalla Rus’ di Kiev. Infatti, la cultura Russa e
Ucraina nasce dal territorio della storica Rus’ di Kiev. Anche per
questo motivo Putin crede di avere un diritto storico sull’Ucraina.
L’identità russa, la sua cultura e il suo popolo nascono in
territorio ucraino, in seguito si estendono ad altri territori
slavi, quelli della Russia attuale. Fu il principe di Kiev,
Vladimiro, che per primo si convertì al cristianesimo, a dare avvio
alla lunga storia della Chiesa ortodossa russa. L’Ucraina diventa
poi una frontiera, come dice il suo nome. La logica del presidente
Russo è quella che c’è uno Stato di troppo, che nel suo pensiero è
proprio l’Ucraina.
Questo è soltanto uno dei motivi più antichi per cui Putin sta
cercando di impossessarsi dell’Ucraina.
Un’altra
motivazione risale al 1991, anno in cui viene sciolta
l’URRS, (Repubbliche Socialiste Sovietiche).
L’Unione Sovietica nasce nel 1922, dopo la caduta dell’impero russo
degli zar, sotto la guida di Lenin. Originariamente l’Unione
sovietica comprendeva i territori del ex impero russo, solo dopo la
seconda guerra mondiale si aggiunsero gli stati confinanti o stati
cuscinetto, tra cui l’Ucraina.
Già subito dopo il secondo conflitto mondiale il mondo cominciò a
dividersi in due grandi blocchi: Blocco Sovietico (Unione Sovietica)
e Blocco Atlantico (Stati Uniti) che a lungo si affrontarono in quel
conflitto che prese il nome di Guerra fredda. Il simbolo di questa
guerra è stato dal 1961 il muro di Berlino. Dopo la caduta del muro
nel 1989, nel 1991 si assiste alla dissoluzione dell’URSS. Putin
considera questo evento come una “catastrofe”. Lo ha dichiarato in
una recente intervista. Egli infatti prima di diventare primo
ministro e poi presidente, lavorava per il KGB (il supremo organo di
sicurezza dell’URSS).
Dopo la fine della Guerra fredda, una guerra per
l’indipendenza e la libertà.
La
rivalità tra i due blocchi si attenuò negli anni ’80 grazie ai
presidenti Gorbachev (URSS) e Regan (Stati Uniti), fino a giungere
alla caduta del muro di Berlino e alla fine della Guerra Fredda. La
caduta dell’URSS determina l’indipendenza dei paesi che ne facevano
parte. Una indipendenza che alcuni paesi sono riusciti a creare e
mantenere nel tempo non cedendo alle influenze dirette e indirette
della Russia, divenuta oggi Federazione russa.
Ed è per questa indipendenza che l’Ucraina oggi continua a lottare e
che ha spinto il paese a chiedere di entrare nella NATO e poi
nell’Unione Europea.
Diverso rispetto a queste richieste è lo scopo di Putin che intende
rimediare a quella che definisce una “catastrofe geopolitica”,
proponendo la sua “operazione speciale” come una missione di
denazificazione dell’Ucraina e una difesa della nazionalità russa
messa fortemente a rischio, secondo lui, in territorio ucraino;
soprattutto in quei territori del Donbass che sono stati
recentemente annessi alla Federazione Russa e che hanno segnato
l’inizio del conflitto.
Ripercorrere le radici storiche dell’Ucraina, paese di cui fino a
questo momento conoscevamo poco, ci permette di capire meglio le
dinamiche del conflitto e ci permette di distinguere la verità dei
fatti storici dalle dichiarazioni di propaganda.
A voi adesso, cari lettori, farvi un’idea!