Il piccolo principe

di Ilenia Campanella - 1E

Il piccolo principeL’autore di questo libro è ANTONIE DE SAINT-EXUPERY.
Un giorno, volando, il suo aereo si ruppe e precipitò nel deserto. Mentre cercava di ripararlo, incontrò un piccolo omino che veniva da un asteroide di nome B612. Quell' omino era il piccolo principe. Gli chiese di disegnargli una pecora ed egli gliela disegnò dentro ad una scatola.
Così stettero a parlare per sette giorni e dai racconti del piccolo principe l’autore capì che il pianeta B612 era molto piccolo.
Dopo aver parlato qualche giorno con lui, l’autore cominciò a guardare tutto da una prospettiva diversa.



piccolo principeIl piccolo principe amava guardare i tramonti e gli raccontò di quando nel suo pianeta crebbe una rosa da un seme portato dal vento; lui se ne prese cura e la rosa cresceva ma il loro rapporto era un po' contrastato. Un giorno il piccolo principe decise di lasciare il proprio pianeta, per ampliare le proprie conoscenze visitando altri pianeti.
Durante il suo viaggio incontrò un re che governava un pianeta dove abitava solo lui, poi incontrò un uomo molto vanitoso che amava essere adulato, poi incontrò un beone ma questo provava vergogna perché beveva troppo, nel penultimo pianeta incontrò un geografo che gli fece delle domande sul suo pianeta, ma le prospettive del geografo erano diverse da quelle del piccolo principe, infatti per lui era importante la bellezza di un fiore, del suo fiore, di cui cominciò ad avere nostalgia, mentre per il geografo era importante sapere la collocazione di una montagna, di un fiume ecc… il geografo consigliò al piccolo principe di esplorare il pianeta terra ed egli lo fece.


piccolo principeSi trovò nel deserto dove incontrò un serpente che gli disse di avere il potere di mandare le persone di nuovo al punto da dove erano venute, si recò su una montagna, pensando di trovare degli uomini, ma non ne trovò. Incontrò una volpe che gli spiegò cosa significa essere addomesticati, inoltre chiese al piccolo principe se lui volesse addomesticarla in modo da creare dei legami tra di loro ed egli lo fece ma, nel momento della sua partenza, si accorse che la volpe soffriva e di questo si rattristò, infatti le disse che forse sarebbe stato meglio che non l’avesse addomesticata ma la volpe gli insegnò che l’essenziale è sì invisibile agli occhi ma si vede bene con il cuore.



A quel punto il piccolo principe pensò al legame meraviglioso che aveva costruito con la sua rosa, al tempo che le aveva dedicato e alle cure che le piccolo principeaveva dato e capì che era questo che la rendeva così speciale. Poi incontrò uno scambista ferroviario e notò che gli uomini non facevano altro che correre senza vedere ciò che era importante, senza saper coltivare dei veri legami e che solo i bambini, con la loro innocenza, vedevano le cose che i grandi non riuscivano più a vedere.
Intanto, mentre il piccolo principe continuava il suo racconto, all’autore era finita l’acqua e i due si misero in cammino in cerca di un pozzo.
L’autore capì che le cose non si vedono con gli occhi ma con il cuore e, dopo una notte di cammino, giunsero a un pozzo in cui trovarono l’acqua ma era il modo in cui l’avevano trovata che la rendeva di un sapore speciale.
In seguito, il piccolo principe gli disse di andare a sistemare l’aereo e gli diede appuntamento la sera dopo nello stesso luogo. All’appuntamento c’era anche il serpente che lo aiutò ad andare nel suo pianeta per riabbracciare la sua rosa.
L’ autore oggi, con la sua fantasia, lo immagina finalmente felice, con il suo fiore e la sua pecora, nel suo bel pianeta.