LA SICILIA PER ME
L., 4Y
Mi presento sono L. e vengo da molto lontano cioè dalla Russia.
Un posto freddo ma grazie al destino sono arrivata in un posto
unico, stupendo e caldo, sto parlando della mia amata Sicilia.
Oggi
voglio raccontarvi un po’ della Sicilia, più precisamente di Palermo
e troveremo il tema dell’inclusione.
Sono stata per 3 anni a Livorno in Toscana e quest’estate sono
ritornata nella mia adorata Sicilia, ritornata avete capito bene
perché prima di andare a Livorno sono cresciuta a Messina che per me
è la mia casa.
All’inizio non ero felice di cambiare città ma dopo poco mi sono
abituata e ho trovato persone molto amichevoli sia a Livorno che a
Palermo.
Non è stato facile però pian piano sono riuscita a essere meno
timida e a stringere dei rapporti anche grazie a una compagna che
subito mi ha fatta sentire a mio agio.
La classe mi ha accolta bene e i compagni hanno cercato di farmi
ambientare, aiutandomi quando ne avevo bisogno e stessa cosa hanno
fatto i professori.
Come in tutte le classi ci sono alti e bassi ma ho notato che quando
uno o una ha bisogno di essere aiutato si rendono disponibili oppure
che si sostengono l’un l’altro, cosa che nell’altra scuola non
esisteva proprio.
Oltre a questo Palermo è una città che ha il suo fascino grazie ai
monumenti e alle strutture.
La definirei una città viva perché non è mai desolata e c’è sempre
movimento. Ho scoperto che una “tradizione” palermitana è quella di
non mangiare cibi fatti con la farina, infatti quel giorno ho
mangiato gli arancini o come dicono qua “le arancine”.
Un posto di Palermo che mi piace particolarmente è la piazza dei
Quattro Canti, che mi dà una sensazione di maestosità e di bellezza.