Donna senza taboo: Vanessa Ambrosecchio per la Via dei Librai fa sognare i ragazzi
di Sara Fiorentino, 4LX Liceo Linguistico Esabac
Dicono che i ragazzi hanno troppi tabù, e
lei li abbatte tutti.
Palermo, 22 aprile 2022. Vanessa Ambrosecchio, nota autrice di
Palermo, famosa per “Cico c'è”, “Tutto un rimbalzare di neuroni” e
“Cosa Vedi”, oggi ha incontrato alcune classi della Scuola Regina
Margherita degli indirizzi Scienze Umane e Linguistico. Alle 11 i
ragazzi sono andati alla Cattedrale di Palermo per presenziare
all'incontro.
Parlare con una scrittrice è un'esperienza non da poco, anche se in
realtà anche loro sono persone comuni; ma parlare con Vanessa
Ambrosecchio è assolutamente un'esperienza fantastica, e non solo
per la sua personalità (che traspare perfettamente dai libri), ma
per la profondità delle sue riflessioni.
Abbiamo già incontrato delle donne eccelse, l’11 febbraio 2022,
durante una conferenza sulle donne e la scienza ed alla lista
possiamo aggiungere anche lei. Alcuni la chiamerebbero “personalità
pericolosa” perché i suoi temi sono spinosi, ma in realtà è solo una
persona vera che parla di problemi veri.
In “Cico c'è” racconta come la vita, la gravidanza e la mascolinità
tossica possano essere eventi incisivi nella vita di ogni donna. La
gravidanza, anche se immaginaria in quel caso, era la vita che la
donna aveva in sè, e il dottore non le credeva in quanto era troppo
minuta. Effettivamente è vero che molti uomini credono di poter
parlare del corpo femminile come fosse il loro.
In “Tutto un rimbalzare di neuroni” lei ci ha mostrato il punto di
vista di un professore durante la didattica a distanza. E’ stato
interessante poter conoscere tutte le tensioni vissute dai
professori, simili al nostro sentire: Come noi alunni, anche loro
erano nervosi e in solitudine hanno dovuto far fronte a grandi
difficoltà: Ricordiamo bene che spesso le nostre connessioni non
erano continue , e chi si ritrovava a cercarci? Loro. Erano loro che
facevano l'appello e dovevano aspettare che la connessione si
degnasse a presentarsi; e quando non funzionava e cacciava fuori gli
alunni, passavano il tempo a chiedersi chi li avesse cacciati fuori.
Per concludere, in quanto aspirante scrittrice, mi sono sentita
molto fiduciosa nel sentire che l’ispirazione viene dalla vita, e
che nulla ha mai fermata l’Ambrosecchio. Nemmeno il mondo del lavoro
ci è riuscito, tant'è che Vanessa ha scelto di far la professoressa
di scuola secondaria di primo grado solo per poter avere del tempo
in più per scrivere. Il tempo è una virtù che non tutti sappiamo
gestire, ma questa donna è capace di tante cose; ma il pregio più
grande di Vanessa Ambrosecchio è la capacità di parlare con
franchezza anche di ciò che è sconveniente.