Biorn, barba forcuta e la conquista della Francia
Gabriele Lo Nigro 1 D
Nel
lontano 1.100 a.c. in Norvegia, sorge Kattegat, una città portuale che
rappresentava il centro primario della Norvegia.
In questa città comandava il capo Biorn che per conquistarsi il suo posto
dovette combattere in un duello spada contro spada il vecchio capo della città,
che gli aveva dato la caccia per mesi incastrandolo e condannandolo per un
assassinio che Biorn non aveva commesso, per paura che gli avrebbe tolto il
potere.
Biorn era molto alto, capelli corti e biondi, occhi azzurri e una barba bionda e
folta che incuteva molta paura tanto che il suo soprannome era “barba forcuta”.
Biorn
era un tipo molto coraggioso che non temeva la morte e non aveva paura di
niente, era molto temuto per la sua crudeltà con le persone che commettevano
atti criminali a cui non faceva mancare ogni tipo di dolore senza alcuna pietà;
l’ultima sua caratteristica era la sua fiducia in se stesso e nei suoi ottimi
piani che permisero alla Norvegia di affermarsi nel resto d’Europa.
Ma nel suo repertorio di paesi saccheggiati e conquistati mancava solo la
Francia che a capo aveva il re Pavard II detto “la corazza”: lui aveva i capelli
marroni e non molto lunghi, baffi molto lunghi che si confondevano con la barba;
di statura era molto basso e magrolino, invece di carattere era molto vanitoso,
perciò sceglieva accuratamente i suoi vestiti e teneva molto al suo lato
estetico.
Famoso
per i suoi piani difensivi Pavard II riuscì sempre a respingere la prima
offensiva norvegese.
Un giorno Biorn attaccò Parigi, cioè la chiave per conquistare la Francia da
dentro, mandando guerrieri dentro le mura della capitale, i norvegesi erano
“travestiti” da contadini, mercanti e da dentro le mura uccisero la maggior
parte delle guardie francesi costringendo il re Pavard II a consegnare la città
ai norvegesi.
E fu così che anche la Francia dovette subire le angherie e le violenze dei
vichinghi.