IL VIAGGIO IN SICILIA DI ENRICO MATTEI

Suami Montegallo 3D

Sicilia

Dal 1961 il Presidente della Regione Sicilia, Giuseppe D’Angelo, aveva un obiettivo ben preciso che stava perseguendo con Enrico Mattei ovvero di far sì che il metano estratto a Gagliano Castelferrato (EN) potesse costituire il volano affinché in Sicilia pervenissero investimenti tali da favorirne la crescita e lo sviluppo socio-economico.
Il presidente della regione credeva che Mattei fosse l’uomo giusto per raggiungere questi obiettivi, infatti insieme volevano creare attività industriali e imprenditoriali direttamente in Sicilia per armonizzare l’economia isolana con quella del resto della della nazione.
Nel 1962 Mattei venne intervistato da Sam Waagenaar e William McHale: essi credevano che il Presidente dell’ENI non combattesse le sette sorelle del cartello petrolifero per il loro strapotere nel mondo del petrolio, ma per la loro dittatura nascosta sotto le mentite spoglie della democrazia. Secondo McHale, Mattei era un imprenditore atipico essendo rimasto interiormente un partigiano, un combattente per la giustizia e la libertà, in realtà il vero obbiettivo di Mattei era quello di creare un’ industria energetica autonoma in Italia.
La visita che Mattei fece a Gagliano aveva lo scopo di assicurare alla Sicilia equità sociale e possibilità di riscatto economico che lo riportavano, agli anni della sua giovinezza, agli anni della ripresa economica italiana, agli anni della lotta per la liberazione dal nazifascismo, infatti lui sentiva di combattere una nuova guerra che pensava di vincere, per la libertà e la liberazione dalla schiavitù della miseria.

Quando Mattei arrivò a Gagliano venne accolto dal sindaco che si era appena ritirato da Catania; quella mattina tutti gli abitanti di Gagliano, per rendere onore alla visita di Mattei, avevano esposto dai loro balconi lenzuola bianche, bandiere tricolore e bandierine per manifestare la loro gioia per quella visita che preannunciava un nuovo benessere per Gagliano.
Arrivato nella piazza dove c'è il monumento dei caduti, una donna di Gagliano, la signora Battiato, prese per le mani Mattei e gli chiese se poteva, ora che stava per arrivare il lavoro nel paese, far tornare suo figlio dalla Germania. Mattei commosso, abbassandosi verso l’anziana mamma, rispose di sì, affermando che a Gagliano ci sarebbe stato lavoro e prosperità. Mentre Mattei si preparava a tenere il suo grande discorso, il signor Puleo, gestore dell’unico cinema di Gagliano, prese il suo registratore pronto a registrare tutto quello che si sarebbe detto. In quel momento Mattei si rese conto che tutta Gagliano era lì per lui a chiedere la pace, giustizia e lavoro, senza essere sfruttati in nessun modo.
Da lì Mattei prese un volo per tornare a Milano su cui purtroppo fece il suo ultimo viaggio.



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