Un viaggio di 21 giorni nella
capitale irlandese. Un progetto europeo per avere consapevolezza del
nostro essere cittadini europei
Durante lo scorso mese di settembre, noi alunni delle classi quinte
del liceo linguistico Regina Margherita, corrispondenti ad un numero
di sedici ragazzi, accompagnati dalle professoresse Macaluso e Mulè,
abbiamo vissuto per tre settimane un’esperienza indimenticabile
nella città di Dublino.
Ancora immersi nell’estate palermitana, siamo partiti il primo
settembre per l’Irlanda, grazie ad un progetto PON intitolato “I AM
EUROPA-Dublin calling to connect”, che prevedeva un corso
preparatorio in sede scolastica e una consequenziale mobilità
internazionale di pochi alunni selezionati.
A Dublino abbiamo avuto la possibilità di frequentare un corso di
inglese di livello B2 per un totale di 60 ore, seguiti da docenti
madrelingua: le prime 40 ore sono state svolte con l’obiettivo di
potenziare le nostre capacità linguistiche, mentre le ultime 20 sono
state dedicate alla realizzazione di progetti in lingua inerenti a
temi riguardanti l’Unione Europea e l’Europa. Gli argomenti da noi
scelti sono stati: le caratteristiche geografiche europee e il
turismo in Europa, la situazione ambientale dei paesi dell’EU e le
lingue europee, le loro radici e le loro differenze. Nel mio caso,
ho lavorato insieme ad altri cinque componenti del gruppo
sull’ultimo tema, realizzando con il team un video-power point. Nel
prodotto finale abbiamo illustrato, tramite immagini animate e
registrando le nostre voci in sottofondo, quanto forte sia il legame
tra le diverse lingue e culture, quanto importanti siano i
cambiamenti linguistici dati dal passare del tempo e dai movimenti
geografici, come le lingue possono essere classificate, parlando
nello specifico di lingue analitiche e agglutinanti, e infine
abbiamo trattato in particolare le lingue in Europa e le conseguenze
che esse hanno sui popoli e sui loro modi di vivere e ragionare.
Questi lavori, oltre ad essere stati molto interessanti, sono stati
anche molto utili, poiché, non solo abbiamo potuto applicare le
nostre conoscenze linguistiche riguardo temi attuali e specifici, ma
abbiamo potuto anche sperimentare il lavoro di squadra.
Oltre al tempo trascorso nei locali del Griffith College di Dublino,
abbiamo anche visitato la città e diversi paesini nei dintorni,
riuscendo anche a trascorrere una giornata intera a Belfast (dove
abbiamo visitato il mercato di S.George e il museo del Titanic).
Nella capitale irlandese abbiamo visitato il Trinity College, la
National Gallery, il Phoenix Park, Temple Bar, il James Joyce
Centre, Epic, il centro storico, la cattedrale di S. Patrizio (solo
esternamente) e i vari giardini. Inoltre, abbiamo fatto delle gite a
Glendalough, Bray, Malahide, Howth e Kilkenny, visitando i castelli
e i suggestivi centri di queste piccole e magiche cittadine.
La nostra esperienza è stata inoltre arricchita dalle famiglie
irlandesi che ci hanno ospitato per questi ventuno giorni. Persone
ospitali e amorevoli, le nostre host families hanno reso il nostro
soggiorno ancora più piacevole, permettendoci non solo di gustare la
cucina irlandese, preparandoci colazione, packed lunch e cena, ma
anche condividendo con noi la loro cultura e le loro abitudini,
dandoci l’opportunità di vivere questa esperienza a 360° all’insegna
dell’inglese vivo.
Per concludere, penso che questo viaggio sia stato ricco di tante
esperienze formative e divertenti nonché di tanta cultura. Siamo
cresciuti molto durante tutto il percorso, abbiamo appreso tante
novità sul mondo irlandese, sulla loro storia, le loro danze e la
loro musica tipica, imparando a vivere in un paese straniero, a
rapportarci con persone straniere e a sentirci veramente cittadini
europei. I momenti e le emozioni condivise con i miei splendidi
compagni di viaggio, italiani e irlandesi, non penso possano essere
descritti a parole, ma sono certa che tutto ciò che abbiamo imparato
durante questa avventura rimarrà per sempre nei nostri cuori.
E come Oscar Wilde disse: “Il viaggio migliora la mente in modo
meraviglioso ed elimina i nostri pregiudizi.”
Elena Busà 5V