Attualmente
ho notato un’ondata di comunicazioni a favori del “girl power” e
alzata di scudi a favore dell’amicizia tra ragazze a prescindere da
tutto e da tutti, I cui messaggi tuttavia alle volte sono un po’
annacquati.
Credo che sia più che giusto esortare a voler bene tutti gli esseri
umani presenti sulla terra, ma penso che sia un atteggiamento un po’
inutile creare una sorellanza basata su un unico punto in comune che
abbiamo noi ragazze ovvero le mestruazioni.Si parla tanto della
solidarietà di genere, ma il fatto è che l’invidia femminile esiste
ed è molto raccontata nelle serie TV, nei film, nei libri ecc.. E
forse l’aspetto più buffo della competizione femminile che non credo
sia così tanto accentuata nell’ambito maschile è che c’è molta
invidia tra le amiche. Credo che se all’interno di un gruppo di
amici ci sia competizione, essa sarà sicuramente scaturita
dall’invidia, cioè dall’odio o dalla competitività in relazione ad
un bene posseduto da un’altra persona, un sentimento tanto diffuso
quanto tenuto nascosto, perché crea vergogna e imbarazzo poiché ci
fa sentire più deboli. E’ normale sentirsi più deboli in determinati
campi della vita e riflettendo un po’ ho capito che se si esternano
i giudizi negativi che si hanno su una determinata persona, essi non
cesseranno mai , al contrario se tutte le critiche e i giudizi si
fanno “tacere” ,essi prima o poi cesseranno. Se si smette di
esternare i giudizi negativi, via via smetteremo pure di pensarli,
per esempio: quando si vede una ragazza generalmente ci viene subito
voglia di commentare come si veste o come parla, che fisico ha e
così via. Se queste critiche rimangono nella nostra mente e non si
diramano attraverso la parola, quello che pensiamo non avrà effetto
su di noi e sugli altri; al contrario se esterniamo i nostri
pensieri e troviamo qualcuno che appoggia questi pensieri avremo la
prova che quello che pensiamo è ok . Non dobbiamo accettare e amare
tutte le persone di sesso uguale al nostro solo perché condividiamo
il genere, ma sicuramente possiamo sforzarci noi di essere migliori
e più alla mano affinché si possa vivere serenamente. All’interno di
un gruppo è presente anche la gelosia e credo che sia un sentimento
molto pieno di stereotipi, nella nostra cultura ci sono dei
sentimenti che normalmente non ci insegnano ad elaborare come per
esempio l’invidia o la gelosia che ci insegnano solo a nascondere
nella parte più remota del nostro inconscio, mentre sentimenti come
la rabbia o la tristezza sembrano più facili da elaborare forse
perché sono sentimenti più comuni o forse perché sono meno umilianti
rispetto alla gelosia o all’invidia, poiché sia la gelosia che
l’invidia sono sentimenti che in qualche modo si basano sulla
vergogna e suscitano situazioni che ci rendono più vulnerabili e
deboli.
“Curare la gelosia significa osservarla per quello che è, una
insoddisfazione di noi stessi.” Cit. Joan Didion
Se io provo invidia per qualcuno è come se stessi ammettendo a me
stessa di sentirmi inferiore rispetto a quel qualcuno, mentre se
sono gelosa di qualcuno io sto ammettendo che quel qualcuno ha il
potere di ferirmi senza che io possa farci niente e forse è proprio
per questo che questi sentimenti vengono accantonati senza che
vengano mai elaborati; perché nessuno ci consiglia di accettare la
gelosia? sembra sempre un sentimento di cui vergognarsi oppure
spesso viene spiattellato in faccia alla persona di cui si è gelosi
come se non fosse un nostro problema, spesso mi chiedo se non sia
meglio vedere la gelosia come un sentimento che è presente in noi
durante un determinato momento, ciò potrebbe aiutarci ad esprimerla,
ma non con l’intento di farsi commiserare, piuttosto come un
desiderio di essere accolti e capiti quando si prova. In altri casi,
invece, dovrebbe essere vista e capita come un comportamento
esagerato che va aldilà dei comportamenti equilibrati. Certe volte
la gelosia è quasi bella, come quando ti accorgi di provarla per un
persona di cui non pensavi di poter esser geloso e ti accorgi che
magari c’era un angolo del tappeto che non avevi ancora sollevato,
oppure quando pensavi che i sentimenti si fossero spenti, ma spunta
la gelosia che ti fa capire che forse provi ancora qualcosa; un po’
come un campanello di allarme. Al momento però la gelosia per come
viene vista all’interno della nostra società è un sentimento che non
piace a nessuno e di cui ci vergogniamo tutti e la scarichiamo
addosso alle persone senza chiederci se forse non siamo noi il
problema, anche perché la gelosia si basa sulla pretesa che quella
persona debba essere una nostra proprietà senza renderci conto che
in realtà non può essere così. In fin dei conti la gelosia è un
sentimento inutile perché nessuno si è mai tenuto una relazione per
la gelosia, mentre è successo svariate volte il contrario e mi
piacerebbe molto se si potessero affrontare più spesso sentimenti
complicati come la colp e a la vergogna senza che qualcuno ci
giudichi.
“Più si giudica, meno si ama”
Nicolas de Chamfort
Federica Castrogiovanni - 1E