La
situazione che stiamo vivendo qua in Italia è abbastanza surreale.
La decisione che è stata presa giorno 3 marzo, ovvero quella di
chiudere sia le scuole che gli atenei almeno fino al 15 dello stesso
mese, è stato il campanello d'allarme che tutti noi abbiamo
percepito. Tuttavia, anche se la loro chiusura inizialmente poteva
sembrare una decisione drastica che avrebbe solo fomentato la paura,
ora come ora posso dire con certezza che è stata una scelta più che
responsabile.
Purtroppo, le incertezze sono tante, non sappiamo per quanto la
situazione sarà questa (in quanto se le cose non migliorano e la
chiusura si potrebbe prorogare fino al 3 aprile), tantomeno se
finirà nel migliore dei modi. Per il momento cerchiamo di colmare
questo distacco scolastico tramite delle lezioni online che molti
professori stanno organizzando per non fermarci completamente e
cercare di fare quello che facevamo prima dell'inizio di questa
emergenza nazionale. Certo, c'è da dire che le cose non sono le
stesse. Anche se abbiamo la comodità di studiare da casa, la
mancanza del contatto diretto sia con la scuola ma anche con i
nostri professori si fa sentire ed è insostituibile. Per il momento,
capendo la gravità della situazione, cerchiamo di farci bastare
quello che abbiamo a disposizione e di seguire tutte le direttive
che ci vengono fornite, nella speranza che al più presto saremo in
grado di ritornare alla normalità.
Gabriele Bazan 4 Z
Le misure di sicurezza imposte dalla quarantena Covid-19 non hanno
un impatto solo sul piano economico, ma anche sulla sfera personale,
infatti in questi giorni di emergenza, le misure di contenimento
stanno avendo un impatto negativo sulla vita quotidiana di tutti i
cittadini, ma soprattutto su noi adolescenti, che, come sappiamo,
siamo una generazione che ha voglia di fare, di scoprirsi, di
realizzarsi, di rincorrere i propri sogni lo sport, la musica, ecc,
di uscire con i propri amici e divertirsi. Tutto ciò non ci è
concesso per via di questa situazione, è questo è il motivo per cui
molti adolescenti infrangono il decreto.
Penso che di fronte a quello che sta accadendo, dovremmo essere più
responsabili e dovremmo per un attimo non pensare soltanto a noi
stessi e ai nostri bisogni ma anche a chi ci sta attorno, partendo
dai nostri familiari, dai nostri amici più stretti, alle persone che
meno conosciamo. Dovremmo anche pensare che, espandendo il contagio,
molte più persone potrebbero morire, soprattutto persone anziane o
persone con malattie già pregresse.
Io, personalmente, provo un po' di timore per questa situazione, ma
soprattutto ho paura per i miei nonni che, essendo 60/70 enni e
diabetici, sono maggiormente a rischio, ma per quanto riguarda me
stessa, non ho paura perché so di essere una persona forte e so che
riuscirei ad uscirne più forte di prima.
Riguardo ai giorni trascorsi in casa, invece, non ho avuto
particolari problemi perché mi sono procurata il da fare, ho
sistemato la mia camera, ho studiato, ho preparato dei dolci e ho
anche riscoperto una delle mie più grandi passioni, il disegno,
inoltre utilizzerò questa occasione per trascorrere più tempo con la
mia famiglia, visto che durante l'anno, per via dello studio o per
via delle uscite con gli amici, non mi è permesso e dedicherò più
tempo a me stessa. Anche se non ho avuto problemi a restare a casa,
sento molto la mancanza dei miei amici, delle uscite in centro e
stranamente anche della scuola; nonostante ciò lo studio non manca
mai perché la scuola e i professori stanno adottando l'utilizzo di
piattaforme come weschool o skype per interagire fra di noi e per
non farci distogliere l'attenzione e l'interesse dallo studio, ma
comunque preferisco frequentare le lezioni di persona perchè stare
tanto tempo al computer mi stanca, invece, partecipare alle lezioni
vere e proprie mi entusiasma.
Infine, penso che il Governo abbia fatto un'ottima scelta a prendere
questi provvedimenti, perché di fronte ad un’emergenza di tale
portata, è necessario fare il massimo per contenere il virus e
limitare i contagi. Sono consapevole della perdita economica che
molte realtà purtroppo stanno subendo e mi dispiace profondamente
per quello che si sta verificando, ma credo che la sfera economica
non possa superare il valore della vita. Quello che invito tutti a
fare e soprattutto agli adolescenti, è di restare a casa, di
trascorrere più tempo con le proprie famiglie e a pensare che dopo
tutti questi sacrifici, potremmo tornare a fare quello che abbiamo
sempre fatto.
Emanuela Catanzaro 4 Z
In famiglia stiamo vivendo questa “quarantena” in maniera abbastanza
caotica, ovvero non possiamo vederci tra parenti, per chi come me ha
una famiglia molto legata. In casa si ha un allarmismo molto forte,
perché, avendo un anziano in casa, si cerca in tutti i modi di
salvaguardarlo, aiutandoci anche con il decalogo dato dal Ministero
della Salute (come lavarsi spesso le mani, evitare luoghi
affollati..).
Per quanto riguarda la scuola, la situazione è confusionaria e
ansiosa, noi alunni (soprattutto chi avuto delle insufficienze al
primo quadrimestre) cerchiamo in tutti i modi di recuperare, ma ciò
è impossibile, a causa della chiusura provvisoria delle scuole. Per
non restare indietro con il programma, il dirigente scolastico ha
suggerito ai docenti di usare una piattaforma online, WeSchool, dove
ci si può scambiare materiale, audio lezioni, esercizi.
Con altri professori, oltre WeSchool, stiamo utilizzando altre
piattaforme come per esempio: Pearson , myZanichelli e Prometeo.
Invece nell’ambito dell’amicizia, la situazione è molto malinconica,
perché, per chi come me ha un gruppo molto affiatato, si sente molto
la mancanza, uno dei modi per vederci è quello tramite
videochiamata, ma secondo me, una videochiamata rispetto a stare una
giornata con le persone che ti vogliono bene non è nulla.
Adesso noi giovani stiamo cercando in tutti i modi di rispettare le
regole. Anche se ci risulta difficile perché noi desideriamo uscire
con gli amici, stare fuori, non passare troppo tempo a casa.
Ho chiesto ad una mia amica come sta vivendo la quaratena:
“La sto vivendo abbastanza male, perché siamo chiusi in casa e siamo
vincolati da molte cose, a me manca stare insieme al mio fidanzato,
mi manca la scuola, mi manca uscire con i miei amici.” Credo proprio
che per tutti sia così!
Carlo Lannino 4 Z
La crisi che stiamo vivendo è stata affrontata in differenti modi,
poiché si passa da una situazione di psicosi sproporzionata, ad una
in cui si cerca di affrontare con mente lucida, adeguatamente,
questa situazione da non sottovalutare. Ognuno di noi dovrebbe
contribuire nel proprio piccolo, così da poter finalmente ritornare
alla quotidianità, che molti di noi anelano, in questo periodo di
isolamento dalla realtà.
Essendo giovane, posso comprendere ed analizzare i pensieri dei miei
coetanei in questo sgradevole periodo, poiché ci siamo trovati
bruscamente allontanati da tutto ciò che caratterizzava le nostre
giornate, a cominciare dall'andare a scuola, alle semplici uscite
con gli amici il sabato sera. Ci ritroviamo spiazzati da questa
circostanza poiché ci è negato tutto ciò che siamo abituati ad avere
nel quotidiano, allontanati dalle persone con cui in genere
trascorriamo del tempo. Essendo consapevoli della difficile
situazione che stiamo vivendo, abbiamo saggiamente convenuto di
rimanere a casa, cosi da salvaguardare noi e i nostri familiari dai
possibili contagi. Abbiamo preso coscienza di quanto ognuno di noi
può fare divenendo un po' più altruisti e contribuendo al bene
altrui.
A parer mio, ognuno di noi è sufficientemente capace di rinunciare a
qualsivoglia uscita con gli amici, all'andare în palestra o in
discoteca, di abbandonare i piaceri che la vita ci offre, per poter,
fra qualche tempo, ritornare alla concezione di vita preesistente.
Numerosi studenti si ritrovano preoccupati dallo stop scolastico,
temendo una possibile bocciatura. Ragazzi in stato d’ansia, i quali
iniziano a pentirsi di non aver lavorato a pieno durante l’anno,
terrorizzati dal non poter superarlo, dato il cattivo andamento del
precedente quadrimestre. D'altra parte, se iniziamo ad esaminare
accuratamente ciò che stiamo vivendo, possiamo notare i benefici del
rimanere in completa sicurezza a casa, ossia l'abbandono provvisorio
dello stress che grava sulle nostre spalle giorno dopo giorno e il
dedicarsi ai propri passatempi con massima tranquillità, dato il
tempo a disposizione, Un ottimo vantaggio apportato da questa
reclusione 'forzata', potrebbe essere riscoprire il piacere di
passare del tempo con la propria famiglia, fatto che non si verifica
abitualmente a causa degli svariati impegni che ognuno di noi ha.
Concludendo, possiamo affermare come sia difficile adempiere ai
propri doveri, rinunciare alla quotidianità, poiché la mente umana
si mostra scossa, quando si ritrova allontanata dall'abitudine, ma è
bene acquisire la consapevolezza che ogni nostra piccola rinuncia,
anche se difficoltosa, reca benessere alla società.
Lucia Castelli 4 Z
Federica Marchese, Federica Chiappara 4ªZ