Impegno,
costanza e collaborazione sono i sostantivi per descrivere il libro
“Giornalisti tra i banchi”, scritto da Rosaria Cascio e i suoi ex
alunni della 2E. La professoressa ha creduto molto nel valore dei
giovani ed ha investito sulla loro creatività e capacità di
scrittura, tanto da affidare ad ognuno di loro un compito
importante: scrivere articoli per la redazione on line di “A tutta
mamma”, una testata giornalistica diretta da Maristella Panepinto.
Gli allievi hanno preso al balzo quest’opportunità per trattare
temi adolescenziali che gli adulti credono di conoscere ma la verità
è che sono ancora molto lontani da questa realtà.
Settimanalmente veniva pubblicato un loro articolo liberamente
approfondito con ricerche ed interviste; una volta on line, il pezzo
veniva letto da centinaia di persone e così cumulava migliaia di
visualizzazioni e riceveva anche tanti feedback. A scrivere erano
insegnanti, scrittori e psicologi. Mentre effettuavano la scrittura
di questi testi, contemporaneamente gli studenti giornalisti in erba
giravano per le scuole siciliane per parlare delle proprie
esperienze di crescita ed incontrare tantissimi giovani. Alcuni di
loro hanno varcato i confini siciliani ed hanno partecipato alla
manifestazione “Noi contro le mafie“ che si svolge ogni anno in
Emilia, alla presenza di centinaia di importanti esponenti
dell'antimafia di tutto il mondo. Qui anche i giovani scrittori
hanno raccontato la propria esperienza scolastica ed hanno spiegato
il metodo educativo della professoressa Cascio, basato sull’ascolto
e sul rispetto reciproco, come le ha insegnato Padre Pino Puglisi e
questo suo modo di insegnare ha aiutato i ragazzi nella
realizzazione del libro.
In estate l'esperienza è stata portata ad Agrigento grazie al
premio “A tutta donna” che gli studenti hanno ricevuto alla presenza
di tante altre personalità importanti come, una fra tutte, la
scrittrice Simonetta Agnello Horby.
La redazione di “A tutta mamma” ha organizzato una cerimonia di
premiazione alla quale hanno preso parte tantissimi ospiti ed un
pubblico interessatissimo.
A novembre di quest'anno, dopo un lavoro di raccolta e
sistematizzazione di tutti gli articoli e l'aggiunta di altri
contributi da parte di professionisti che lo hanno arricchito con
alcuni spunti di riflessione, è ufficialmente diventato un libro dal
titolo
“Giornalisti tra i banchi, giovani che insegnano ai giovani”, edito
dalla casa editrice siciliana Navarra Editore.
Già dall’intestazione possiamo percepire l’obbiettivo degli
alunni: dall’inglese “peer education”, e cioè educazione tra pari.
Cosa significa? È quel particolare tipo di metodologia didattica
per cui un adolescente aiuta un suo coetaneo a superare delle
difficoltà tramite consigli o la condivisione di esperienze
personali. Dal confronto tra i propri pari, gli adolescenti
sviluppano autoconsapevolezza e coscienza di sé e crescono insieme.
Dell'esperienza descritta ho fatto parte anch'io e devo dire che
ho imparato tanto. Ho capito, soprattutto, che non esiste un’età per
scrivere un libro, non esiste un’ età per aiutare un coetaneo in
difficoltà, non esiste un’età per realizzare grandi cose.
Quello che è successo a me ed ai miei compagni è che una
professoressa, la nostra prof. di italiano, ha lanciato una proposta
che per lei era anche una scommessa.
L’ha vinta, l'abbiamo vinta nonostante le difficoltà che il
percorso ha presentato.
cliccando sull'immagine si può seguire l'intervista
Matteo Schiera 3E