Il dono della vita

Spesso per scherzare con i nostri fratelli diciamo la solita frase “ti abbiamo trovato dentro un cassonetto” oppure “sei stato adottato”. Fa molto ridere, ma se ci fermiamo un secondo a riflettere, è una cosa molto brutta da dire...
spesso le persone adulte fanno scelte sbagliate, e le cause ricadono sui figli. Quando una donna viene abbandonata dal proprio compagno perché è incinta, si sente sola,indifesa e confusa. Tutte le dicono “sei tu a scegliere quello che vuoi fare,è tuo il corpo”. Le scelte sono due: l’aborto o l’adozione. Le donne spesso tengono con sè il bambino, in altri casi lo danno in adozione oppure li abbandonano. Almeno una volta nella vita ognuno di noi ha visto un film sulle famiglie adottate e anche io ne ho visti molti,ma solo uno mi ha colpito moltissimo “LION”. La storia (vera) raccontata da Lion si concentra su un bambino di nome Saroo, che ha solo 5 anni quando viene accidentalmente perso nell’India povera e rurale. Si è addormentato su un treno deserto, nel cuore della notte, e quando si è svegliato Saroo era letteralmente a migliaia di chilometri da casa sua. Non sapeva abbastanza della sua famiglia o del suo villaggio da poter trovare la strada di casa. Così venne adottato da due australiani. Dopo anni si ricorda della propria famiglia e così inizia a cercarla finché un giorno la ritrova. Quando un figlio adottivo vuole cercare i propri genitori biologici, i genitori adottivi si oppongono perché hanno paura se vengono abbandonati. Molto spesso i figli vanno via dai genitori che li hanno accolsi con sè, proteggendoli, amandoli, curandoli come se fossero figli propri, per cercare e stare con i genitori “veri”. Diciamo la verità: i genitori “veri” sono quelli che ti crescono e che ti amano. Ci sono famiglie che nonostante abbiano figli naturali decidono di adottare altri figli per aiutarli, per esempio li levano ai genitori che si drogano, dalla strada. Quando Dio vi dona un bambino non dovete abbandonarlo ma dovete tenerlo con voi, oppure donarlo alle coppie meno fortunate.

                                                                                                                                                                                        Chiara Agata Carella 1E