Quando avevo 14 anni mi sono iscritta all’associazione degli scout
di Misilmeri ed ero una guida,ma dopo un anno mi sono ritirata.
Complessivamente
eravamo 20 ragazze divise in 4 squadriglie.
La mia squadriglia era composta da 6 guide,di cui una aveva
l’incarico di capo,un’altra di vice e un’altra ancora di terzina.
Ogni squadriglia assume il nome di un animale : panda,canguro ecc.
A guidare le quattro squadriglie c’era un capo unico. Le riunioni e
le attività si svolgono tre volte a settimana nell’Oratorio della
Parrocchia e si decideva se fare le “uscite”o restare in sede a fare
attività.
La domenica si partecipava alla messa e poi ci si riuniva davanti la
chiesa per fare i”gridi”, urla di riconoscimento al gruppo di
appartenenza.
Lo scout deve imparare a non aver paura,avere un buon rapporto con
la natura,essere intraprendente e aiutare chi è in difficoltà. Per
questo si fa la”Promessa”. Dopo la promessa si attaccavano alla
divisa i distintivi,si porta il fazzolettone e il basco e comincia
la vera attività scoutistica. Il mio primo campeggio estivo l’ho
fatto al bosco di Ficuzza.
È stata un’esperienza unica.
Quando siamo arrivati era quasi il tramonto; prima di fare buio, con
pezzi di legno abbiamo creato un grande tavolo, alcune panchine,una
cucina in pietra per cucinare e montato le tende.
Molto suggestivo è stato il momento in cui tutti abbiamo cominciato
a cantare e a pregare.
Ma devo essere sincera ho avuto un po’ di paura nel momento di
andare a dormire perché sapevamo che in giro c’erano dei cinghiali.
Ho imparato a fare alcuni nodi alla corda, come indicare il sentiero
e come segnalare un pericolo.
Non ho partecipato a un ”San Giorgio” che è la festa in onore del
fondatore degli scout.
Vi parteciparono tutti i gruppi dai lupetti agli esploratori e dalle
coccinelle alle scolte e spesso si va ad Assisi.
Veronica Mangano IE
SOMMARIO DEL 2°NUMERO