Storia di Dipa.
Tra musulmani e indù l’amicizia è possibile
Mi chiamo Dipa Deb, abito a Palermo da 13 anni, ma sono nata in
Bangladesh.
Quando
sono arrivata a Palermo mi è sembrato tutto nuovo e bello, ma avevo
nostalgia di casa, al punto da volermene andare ed essere sempre
triste.
Tutto è cambiato quando ho iniziato a frequentare la scuola: le
maestre mi volevano bene, ma i compagni no, anzi sembrava che mi
odiassero o fossero gelosi; mi dicevano brutte parole e mi
prendevano in giro.
I miei problemi di relazione non sono stati solo con gli italiani,
ma ancor di più con i musulmani; alcuni di loro pretendono che tutti
si convertano alla loro religione, non capiscono che ciò è
impossibile.
Nel palazzo in cui abito, ogni volta che noi indù facciamo feste
religiose, i condomini musulmani si lamentano, accusandoci di fare
molto rumore e ci prendono in giro. In
passato credevo che tra
musulmani e induisti non fosse possibile l’amicizia, per fortuna mi
sbagliavo. Infatti ho conosciuto Lili: lei è musulmana, ma non le
interessa affatto la differenza tra le religioni, anzi ritiene che
l’amicizia sia più importante della religione. A poco a poco siamo
diventate inseparabili, a lei confido tutti i miei pensieri e
cerchiamo di aiutarci a vicenda.
Anche in Bangladesh i miei genitori hanno amici musulmani, mentre a
Londra mio fratello è stato addirittura ospitato da una famiglia
originaria del mio paese di religione musulmana che mi ha mandato
molti regali.
Certo se tutti i musulmani fossero così, il mondo cambierebbe in
meglio, ci sarebbero meno guerre e sofferenze.
Dipa Deb Classe I U
SOMMARIO DEL 2°NUMERO
