Riunione tenuta dal Prof. Luca Lo Basso
Dopo gli anni bui del Medioevo, intorno al 1300, iniziò il grande
commercio di spezie con cui i ricchi ostentavano il proprio
“status”che rappresentò per molti navigatori una grande fonte di
guadagno.
Tra
questi Cristoforo Colombo, volendo arrivare nelle Indie, dove vi era
una grande produzione di spezie,esplorando una strada alternativa
all’antica Via della Seta impedita dalla presenza dei Turchi
Ottomani nel mediterraneo orientale, finì nel Nuovo Mondo,
denominato successivamente, da Amerigo Vespucci, “America”. Questa
terra diventò il polo di attrazione della nuova migrazione di
spagnoli. Le vie di comunicazione, con il Nuovo Mondo, erano molto
lente poiché, per la sua lontananza, questa nuova terra era come se
si governasse da sola. Siviglia, nel 1503, divenne il centro di
smistamento delle migrazioni occidentali dove venne fondata un’
istituzione, la “Casa della Contrataciòn”.
Per poter accedere al Nuovo Mondo bisognava o ricevere il permesso
dalla Casa della Contrataciòn o comprare passaporti illegalmente.
Solo i nati in Spagna avevano l’accesso immediato, mentre i
religiosi dovevano ricevere il doppio permesso da parte della Chiesa
e di Siviglia. Nonostante questi divieti, molti italiani riuscirono
a emigrare illegalmente in America. Infatti nel 500 vi fu un grande
flusso di immigrati, per lo più marinai e soldati. Il viaggio durava
8 giorni e aveva tappe ben precise. Per potersi imbarcare bisognava
pagare 20 ducati d’argento. Ciò provocò che la maggior parte dei
poveri si imbarcava da clandestino, e, qualora scoperto,
veniva gettato a mare.
Arrivati a destinazione dovevano procurarsi
un documento delle autorità locali, regolari o non.
Coloro che
dimostravano di essere buoni credenti e di avere una buona condotta,
pur non avendo il permesso regolare, avevano maggiore possibilità di
rimanere in America.
Durante il periodo di Carlo V i permessi venivano concessi più
facilmente.
Solo le donne dovevano essere munite di passaporti speciali, poiché
venivano considerate parte fondamentale della società, in quanto
erano viste come forza lavoro. Le donne sposate con i capi spagnoli
potevano viaggiare; invece le altre viaggiavano clandestinamente.
Uno dei più importanti flussi migratori fu quello degli schiavi
provenienti dall’ Africa. Questi ultimi venivano utilizzati come
forza lavoro nelle navi. Le donne, invece, venivano utilizzate per i
lavori domestici. Nacquero dei veri e proprio mercati di schiavi.
Tra i più importanti ricordiamo: il mercato di Genova, Palermo,
Napoli, Livorno, Civitavecchia e Venezia. Gli schiavi venivano
venduti a prezzi diversi, secondo le loro caratteristiche fisiche.
Ad esempio le donne costavano molto poiché potevano avere figli. Il
prezzo degli uomini, invece,variava. La maggior parte degli schiavi,
per lo più donne, entravano a far parte della famiglia a tutti gli
effetti e nei loro confronti vi era un trattamento di riguardo.
Alcune di loro prendevano anche il cognome del padrone. Purtroppo,
però, vi era un mondo crudele di schiavi vittime di violenze e
crudeltà. Le persone di una certa età, negli ultimi anni della loro
vita,venivano alloggiate presso degli ospizi. Vennero creati anche
degli istituti per i “galeotti”.
Grazia Giuffrè, Alessia Zarcone e Aurora Zito IV R
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