Lettera alla Presidente Laura Boldrini - alunni delle classi III e IV D del Les
"Quando si è sopravvissuti, si acquista
un'energia che non ti ferma più. Non è coraggio, è la forza che dovremmo avere tutti per portare avanti una battaglia, quella per i nostri diritti" Dott.ssa Strano Serafina |
Cara Presidente Boldrini,
siamo un gruppo di studenti del Liceo "Regina Margherita" di
Palermo, indirizzo Economico Sociale.
Mercoledì 22 Novembre abbiamo avuto l'opportunità di
incontrare la dottoressa Serafina Strano, e di ascoltare la
sua testimonianza relativa all’atroce violenza subita sul
posto di lavoro.
Abbiamo deciso di scriverle per esprimere il nostro stato
d'animo: rabbia, vergogna, delusione, sdegno, paura ,insicurezza,
e impotenza!
Riteniamo che ogni cittadino, abbia il diritto alla
sicurezza ,soprattutto quando si trova sul posto di lavoro e
svolge la propria attività professionale a servizio degli
altri e soprattutto alle dipendenze dello Stato.
Uno Stato che, talvolta, non ci tutela abbastanza,
nonostante abbia gli strumenti per farlo.
Come possiamo sentirci al sicuro se non riceviamo protezione
dalle istituzioni? Ognuno di noi teme, in futuro, di poter
rimanere vittima di violenze. Lei, presidente Boldrini, come
donna, si sente sicura?
Ci permettiamo di esprimere alcune considerazioni.
Siamo convinti che per risolvere qualsiasi problema di
devianza sociale, tra cui la violenza sulle donne, sia
necessario agire su due fronti: da un lato è necessario ,senz’altro,
un intervento di tipo repressivo, ma, da un altro, bisogna
curare l'aspetto formativo ed educativo, al fine di
prevenire il verificarsi di episodi terribili.
Alla luce di ciò vorremmo richiamare la sua attenzione su
quelli che appaiano come bisogni fondamentali della nostra
società . Abbiamo la necessità, che venga potenziata la
presenza sul territorio di esponenti delle forze dell'ordine
,a tutela dei cittadini: davanti le scuole, ospedali,
guardie mediche soprattutto nelle periferie urbane.
Auspichiamo, che la classe dirigente eviti, in futuro, di
fare ulteriori tagli laddove c’è invece necessità di
investire.
Altrettanto importante, è prestare attenzione alla
formazione ed alla “educazione emotiva”, partendo dal
contesto familiare.
Non mancano fin da adesso nelle scuole, le iniziative volte
a sensibilizzare le nuove generazioni su tali problematiche
ma riteniamo che lo Stato investa ancora troppo poco ,soprattutto
in misure di prevenzione e sicurezza, anche a sostegno dei
centri antiviolenza e delle case rifugio.
Altrettanto penalizzanti, a nostro avviso, sono state alcune
scelte prese nell’ambito del settore scolastico, che hanno
svilito progressivamente il ruolo di "agenzia educativa" e
luogo di cultura della scuola.
Ringraziamo e siamo vicini alla dott.ssa Strano per il suo
coraggio e la sua forza e per averci dato la possibilità di
dare voce ai nostri sentimenti e ringraziamo lei, presidente,
per la sua preziosa attenzione e siamo fiduciosi nelle sue
scelte future: noi crediamo nello Stato, ma in uno Stato che
previene e non solo cura.
"La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la
dignità, la libertà e la vita delle persone."
Giovanni Paolo II
"Solidarietà non è un messaggio o un telegramma, ma è
ascolto e interesse"
-Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo