"La buona scuola", più che una riforma scolastica, è
una pratica quotidiana che si nutre di democrazia, partecipazione,
costruzione collettiva, impegno.
E non è una certezza ma un limite
che, una volta raggiunto, si sposta sempre più in avanti, verso il
perfettibile, verso il migliorabile.
Se in questo processo di costruzione democratica una
componente della scuola venisse a mancare, si guasterebbe di molto
la bontà del risultato, la certezza della riuscita, l'entusiasmo
dello sforzo.
Perchè la scuola è questo, non altro.
Gli alunni sono
una componente fondamentale di questo processo: il loro entusiasmo,
la loro passione democratica, il loro slancio continuo verso la
costruzione del futuro possibile sono gli ingredienti
imprescindibili di un bel risultato.
E' di tutto questo che "Lo
Strillone" si alimenta.
Senza, nessuno spazio di partecipazione
sarebbe possibile.
Per questo non esiste una Redazione ben formata
del nostro giornale. Ci sono alcuni alunni particolarmente attivi,
che nello "Strillone" trovano lo spazio giusto per esserci; ci sono
tanti altri che, pur non essendo assidui nella scrittura, in essa
vedono comunque lo strumento per dirsi, per raccontarsi, per
esprimere a parole la propria visione del mondo e della vita.
A dirigere il gruppo di lavoro tanti docenti di lettere che
ringraziamo per la collaborazione nella segnalazione di articoli e
nella correzione.
Colonne portanti dello "Strillone", da tanti
anni ormai, le prof.sse Mirella Buttitta e Rosaria Cascio, coppia
affiatatissima!
Nello "Strillone" c'è posto per tutti,
BUONA LETTURA!