È possibile ancora oggi parlare di omofobia? - Dalila Miosi e Ornella Ingrassia - Classe IV D
L’omosessualità esiste da sempre, infatti molti personaggi
importanti dell’antichità erano omosessuali, bisessuali o
transessuali. Come Giulio Cesare di cui si diceva “marito di
tutte le mogli e moglie di tutti i mariti”.
Tuttavia dopo l’anno mille gli omosessuali sono stati
giudicati in termini negativi a causa dell’influenza della
Chiesa.
In anni più recenti a questo fenomeno è stato dato il nome
di “OMOFOBIA” e tuttora in molti paesi persiste.
Il sei dicembre diverse classi dell’Istituto Regina
Margherita hanno partecipato al seminario contro l’omofobia,
durante il quale Marlon, un ragazzo che fa parte della
comunità LGBT (termine collettivo per riferirsi a persone
Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transessuali), ha raccontato la
sua esperienza sin da bambino fino a quando ha capito di
essere gay.
Infatti, un giorno, mentre pranzava con la sua famiglia e
tutti insieme guardavano un noto programma televisivo
intitolato “Uomini e donne”, suo fratello fece un'
affermazione violenta contro gli omosessuali e ciò fece
scappare via Marlon in lacrime. Successivamente riuscì a
trovare il coraggio per fare coming out con la sua famiglia,
che, come aveva presupposto, reagì duramente.
Suo padre lo cacciò da casa e fortunatamente il suo ragazzo
lo ospitò, ma in seguito a un litigio si lasciarono e una
volta tornato a Palermo, non avendo un posto dove stare fu
costretto a dormire sulla spiaggia di Mondello.
opo qualche giorno sua madre gli chiese perdono in
ginocchio, poiché una sua amica le aveva fatto comprendere
il suo errore, così Marlon è stato riaccolto in casa sua,
però suo padre ancora oggi non gli rivolge la parola.
Invece i suoi fratelli hanno accettato la sua decisione.
Successivamente si è aperto un dibattito con gli studenti
riguardo al tema dell’adozione da parte delle famiglie
omosessuali e sulla tematica del cosiddetto “utero in
affitto”. Molti studenti hanno detto di essere favorevoli a
entrambi, tuttavia alcuni ragazzi erano contrari poiché per
loro il concetto di famiglia è uno: il padre e la madre, che
hanno il ruolo di procreare. Infatti si teme che la mancanza
di uno dei due genitori possa creare confusione nel bambino.
Però Marlon, senza modificare l’opinione del ragazzo, ha
cercato di spiegare che il bambino potrebbe essere
semplicemente curioso, del fatto che altri bambini hanno una
situazione familiare diversa.
In seguito, è stato fatto un altro intervento sul tema
dell’utero in affitto, in cui si sono scambiate opinioni
contrastanti.
Il dibattito è stato educativo e interessante per gli
studenti e ognuno, seppur mantenendo la propria opinione, ha
compreso che bisogna andare oltre i pregiudizi della
società.