Alla scoperta della Palermo dell’ ‘800 - Federica Di Salvo e Giuliana Saitta - classe 4 Z
Articolo scritto dalle ragazze di 4Z che si occupano di
giornalismo nell'ambito di alternanza scuola lavoro.
Progetto "Good night and good luck".
Nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro, che
per la nostra classe prevede un percorso formativo sul
giornalismo, abbiamo seguito alcune classi impegnate in
alcune visite guidate alla scoperta della nostra città.
Il progetto di alternanza a cui partecipano due classi
quinte del liceo linguistico della nostra scuola (5 Z e 5
LX) prevede infatti l’organizzazione di alcuni percorsi
turistico-sanitari adatti a persone affette da malattie
croniche o patologie come il diabete, soggetti spesso
trascurati dai normali circuiti turistici e per i quali è
necessaria un’attenzione particolare.
L’itinerario che abbiamo seguito per il nostro reportage, lo
scorso il 17 gennaio, è partito dalla Piazza della
Fieravecchia, una storica piazza cosìddetta poiché vi si
svolgeva una importante “fiera” e che si trovava al centro
di importanti arterie cittadine, ma chiamata anche “Piazza
della Rivoluzione” perché legata a taluni episodi della
lotta risorgimentale antiborbonica (una lapide ricorda
infatti alcuni patrioti siciliani fucilati nel 1850) e dove,
il 12 gennaio 1848, scoppiò la prima delle rivoluzioni
storiche del ’48. Al centro della piazza la statua del “Genio
di Palermo”, simbolo dell’orgoglio municipale.
La visita è proseguita per la storica Via Alloro, sede di
numerosi palazzi signorili, il quartiere dei “Lattarini” (dall’arabo
“Suk-el-altarin”, mercato dei droghieri) e la splendida
chiesa di S. Anna, nell’omonima piazza e si è conclusa con
la visita della Civica Galleria d’Arte Moderna (GAM) di
Palermo per approfondire un percorso storico-artistico sul
romanticismo e verismo in Sicilia e sulla cultura figurativa
in Sicilia tra Ottocento e Novecento.
Il
complesso museale è ubicato nella piazza dei Vespri,
all’interno dell’ex convento di Sant’Anna, ed è un imponente
edificio all’interno del quale è presente un ampio chiostro.
La particolarità del museo è che offre una vasta collezione
di quadri e sculture in prevalenza di autori siciliani ma
anche un panorama delle arti contemporanee in Italia tra
Neoclassicismo e Neorealismo. Attraverso le conoscenze
acquisite in un primo momento in classe, abbiamo saputo
distinguere e conseguentemente descrivere le opere di
maggiore rilievo all’interno del museo, appartenenti alle
correnti del Romanticismo e Realismo. Una di queste opere è
sicuramente il ritratto di Giuseppe Garibaldi. L’opera,
eseguita da Salvatore Lo Forte, uno dei primi pittori
siciliani ad aprire la strada al realismo pittorico in
Sicilia, ha come caratteristica particolarità la maestosa
cornice che circonda il dipinto.
Salvatore Lo Forte, ritratto di Giuseppe Garibaldi
(1860)
Un
altro celebre autore le cui opere sono esposte nel museo è
Francesco Lojacono. Egli per primo ha iniziato una personale
rielaborazione del paesaggio siciliano in chiave moderna,
cercando di interpretarne la bellezza e la peculiarità
attraverso le variazioni cromatiche. Ritroviamo tutto ciò in
opere quali Mareggiata, Marina con barca e Autunno.
Francesco Lojacono, Autunno sull’Anapo (1907)
Un’altra opera “particolare” è senza dubbio l’ Ave Maria di
Ettore Cercone. Il modo anticonformista con cui viene
dipinta la Madonna costituisce la caratteristica principale
di questo quadro. Quest’ ultima è una giovane donna, nel
fiore dei suoi anni, spensierata e ignara di tutto ciò che
le succederà in seguito.
Ettore Cercone, Ave Maria ( 1891)
Ed infine si possono ammirare le opere di Michele Catti,
considerato uno dei più importanti paesaggisti siciliani
dell’ottocento. Tra le sue opere più celebri esposte
all’interno della GAM ricordiamo “Porta Nuova”, olio su tela,
1908
Michele Catti, Porta Nuova
Ma anche “Ultime Foglie” (l’elegante Via
Libertà in una giornata di pioggia, del 1906). Egli, in
queste opere, dimostra in maniera esemplare la sua capacità
di riprodurre la realtà attraverso la tela. Inoltre si
possono notare i chiari riferimenti al periodo della Belle
époque francese e uno stile già impressionista.
La tristezza di una giornata autunnale si mescola alle
figure dei passanti avvolti in una grigia luce e alle
sfumature del manto stradale bagnato e delle foglie.