Titolo del giornale




SECONDO NUMERO ANNO 2018

 Gli angeli custodi di Falcone e Borsellino

Matteo Schiera e Sofia Asta 1E; Marta Valenti 3 LES

MATTEO SCHIERA
agenti di scortaCiao sono un agente della scorta di Falcone e sono onorato di proteggere un eroe. Tutti pensano di me che sono un pazzo, proteggere una persona ricercata dai mafiosi e minacciata non è una cosa da tutti i giorni. Il 23 Maggio 1992 ero a Capaci con Falcone e sua moglie, parlavamo del più e del meno ma quando siamo passati da quella strada, è successo quello che non ci aspettavamo: sentivamo un rumore sempre più intenso che veniva verso di noi e poi BOOM!, è esplosa una bomba proprio sotto di noi! la scena era drammatica e vedevo Falcone a terra colpito anche moralmente dalla mafia; poi ha chiuso gli occhi; io guardandolo, piangevo dal dolore e dall'angoscia, giravi la testa da una parte all'altra per vedere chi era vivo ma era come un sogno, nessuno che dava segnali di vita, a stento mi sono alzato incredulo per l'accaduto. Dopo essere arrivato a casa ho parlato con Borsellino, l'avevo trovato seduto in una sedia con centinaia di fazzoletti per terra, singhiozzava, non riusciva a parlare e ho raccontato tutto. Infine Paolo mi ha fatto la proposta di lavorare con lui. Io ho accettato, desideroso di avere una rivincita contro la mafia. Il 19 Luglio ho ricevuto una chiamata; era Borsellino, mi chiedeva di accompagnarlo a casa visto che la mafia agisce anche nel punto più impensabile, ma lui ha visto bene: ho posteggiato e, come un deja vù, ho rivissuto l'episodio della morte di Falcone però la fortuna questa volta non mi ha premiato. La mia morte la paragono ad una scalata: quando è scoppiata la bomba era come se "salissi" la montagna, quando sono caduto a terra era come se "scivolassi" pian piano; non sentivo più niente fino a quando mi sono spento definitivamente. Oggi, da lassù, vedo che la mafia esiste ma non fa disastri così ecclatanti, so che ci sono molte persone che lottano per sconfiggere la criminalità organizzata. Alcune volte ripenso alla fortuna che ho avuto a conoscere due eroi come Borsellino e Falcone e spero sempre che qualcuno riesca a ricalcare il percorso fatto da loro.


SOFIA ASTA
agenti di scortaCaro Diario,
Ciao come va? Tutto bene? Oggi vorrei parlarti di un argomento che mi sta molto a cuore: gli agenti di scorta! Prendendo l'esempio di Falcone vorrei farti capire il ruolo fondamentale che svolgono. In questo caso la scorta era formata da 6 membri più l'autista di Falcone. Nella strage accaduta il 23 Maggio 1992 sull' autostrada A29 una macchina di scorta e la macchina di Giovanni Falcone sono andate incontro alla "linea di fuoco" per poi saltare in aria. Sono morti in totale 5 persone : Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonino Montinaro. Vorrei soffermarmi su questi ultimi 3 nomi. Essi sono morti per proteggere il Sig Falcone. Nella loro vita hanno scelto di fare proprio questo. Loro erano a conoscenza della fine che prima o poi avrebbero fatto ma avevano scelto di salvare una vita che, a sua volta, avrebbe salvato altre vite difendendole dalla mafia. Non bisogna solo ricordare questa scorta ma tutte quelle persone che si sono spente per salvarne altre. Gli agenti di scorta sono uomini che non hanno paura di morire ma sono persone coraggiose che sacrificherebbero pure la loro vita. Il nome loro assegnato è "Angeli custodi" e, secondo me, non esiste nome più appropriato di questo. Personalmente ammiro molto quelli che svolgono questi tipi di lavoro e che muoiono per la giustizia. Beh, caro diario, dopo averti espresso le mie opinioni su questo lavoro è ora andare a far merenda.
Ti saluto


Gli Angeli moderni: riflessione di MARTA VALENTI
agenti di scortaMi chiamo Marta Valenti e frequento il 3 ° anno del Liceo Economico sociale dell’Istituto “ Regina Margherita” di Palermo.
Questo concorso bandito dalla Fondazione Falcone, mi ha dato la possibilità di riflettere su alcuni aspetti dei delitti di mafia sui quali spesso non ci soffermiamo. E’ per questo che ho pensato di scrivere il mio pensiero, immedesimandomi in un’ipotetica figlia di un “Angelo Custode”, vittima della mafia.
…….Spesso, soprattutto durante i giorni dedicati alla commemorazione delle stragi di Mafia, accanto ai grandi nomi, destinatari diretti della violenza, vengono ricordati i cosiddetti "uomini di scorta" considerati dei veri e propri angeli custodi.
Ma di chi si tratta? Chi sono? Le espressioni più frequenti che li identificano ,il più delle volte, celano la vera essenza della loro vita e vengono ricordati, soprattutto per il loro ruolo istituzionale : “gli agenti di”… “la scorta di”…... Quando leggo "uomini di scorta" quasi dimentico che uno di questi mi ha dato la vita, condividendo come me momenti meravigliosi ed indimenticabili! I miei primi passi, le mie prime parole, le gite, i salti sul lettone…….. E' questo quello di cui voglio parlare e che troppo spesso passa in secondo piano : la vita di una figlia di un Angelo ! Ciascuno dei ragazzi di scorta è prima di tutto una persona con una vita normale, dei figli da crescere, una moglie/ fidanzata da amare e una famiglia da cui tornare dopo l'orario di servizio. Ma, proprio quest'ultimo elemento li distingue dagli altri lavoratori, perchè un uomo di scorta non sa mai quando finirà il suo turno, se avrà tempo da dedicare ai propri cari, alla propria vita che, quasi sempre, viene assorbita dalla vita della persona tutelata, fino a non esserne più distinta, e non solo al momento della morte, ma soprattutto, durante la vita stessa. L'uomo di scorta diventa l'ombra di procuratori, giudici, imprenditori che lottano contro la mafia, finendo per vivere una vita parallela alla propria, a volte anche predominante. Ci penso con dolore, rabbia e gelosia, ma anche con orgoglio. Si Inizia a far parte della famiglia della persona tutelata, condividendo con quest’ultima le giornate di festa ,ma anche momenti di crisi e debolezze. E così si finisce per chiedere come è andato il ricevimento scolastico non solo dei propri figli ma anche dei figli della persona protetta. E' questa la doppia vita di un uomo di scorta, che costantemente lotta da un lato con l’ esigenza professionale di seguire il magistrato in ogni singolo spostamento e dall'altro, però, con la necessaria delicatezza di non insinuarsi nell'intimità di una famiglia che, come la propria, non vive, in realtà, una situazione normale. Ecco… normale. La paura di non fare ritorno a casa è, infatti, tangibile giorno dopo giorno e l’abbraccio,il bacio dati prima di uscire da casa a me e a mia madre potrebbero essere gli ultimi. A me è mancata l’intimità, a me è mancata la certezza, ho percepito la paura…. Sempre, ogni giorno. Il 23 maggio 1992 Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro hanno lasciato le loro famiglie. Ogni giorno gli uomini di scorta rischiano la vita. Mio padre è uno di questi.
Mio padre era un Angelo. Sono orgogliosa di lui !





scrivi a lostrillone@hotmail.com 

PRIMO NUMERO ANNO 2018
ATTUALITA'
“A Palermo è vietato morire perché nei cimiteri non ci sono più posti.”- Agnese Messina
Proposta della Buona Scuola per l’esame di Stato in Italia - Elena Busà
CULTURA
I muri di Palazzo Steri - Marta Valenti
CARTIER-BRESSON A PALERMO: 140 SCATTI ALLA GAM Clara Pipitone, Gabriella Guadagna, Chiara Badami
INTERVISTE
Il falso mito del cibo italiano: da dove proviene quello che consumiamo?
Chiara Badami
CURIOSITÀ SULLA SICUREZZA ALIMENTARE
Chiara Biondo
La dieta mediterranea: ce ne parla Antonia Trichopoulou
Ilenia Muratore
Intervista a mio padre, amico di Padre Pino Puglisi
Marta Varvarà
POESIE
Ricordi - Agnese Messina
Orizzonte Agnese Messina
RECENSIONI LIBRI E FILM
CIO' CHE INFERNO NON E' di Alessandro D'Avenia Gabriella Guadagna
VITA di Melania Gaia Mazzucco Giuliana Saitta
Hakiko - Desirèe Usbergo
Colpa delle stelle Vittoria Pecoraro
Il giardino segreto Sofia Minafò
SCUOLA
I voti ingannano Agnese Messina
Liste Goncourt, le choix de l'Italie Chiara  Randazzo
Below- la gioia condivisa è una gioia doppia prof. Giuseppe Cucchiara
Il debate. Imparare giocando Viola Carmicio
La mia esperienza al Regina MargheritaEnrica De Michele
SOCIETA'
6 febbraio, Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili: parliamone! Nana Agyaa Poku
L’omosessualità non è una colpa. Né una malattia. Agnese Messina
Gli agenti di scorta di Sofia Asta
Sono un agente della scorta di Falcone di Matteo Schiera
Gli Angeli moderni: riflessione di Marta Valenti
Chi l’ha detto che i giovani d’oggi non hanno valori? Agnese Messina
L’ impegno per la legalità Agnese Messina
Pena di morte: “ogni azione vale quanto la vita di una persona? - Agnese Messina
L’ANTIDOTE CONTRE LA GUERRE DECOUVERT : LE R.A.D.C Davide Salerno
SCOPERTO L'ANTIDOTO CONTRO LA GUERRA Randazzo
Padre Pino Puglisi di Matteo Schiera e Francesca La Guardia
Giuseppe Di Matteo. Sicilian Ghost Story Matteo Schiera e gli alunni della IE
Premio Mario Francese Matteo Schiera
TENDENZE
L’IMPORTANZA DELLO SPORT
Davide Patti
Lo sport è vita
Giovanni Vitale
Mirko e il cane “Stiamo tutti bene”
Francesca La Guardia
Natale
Marta Varvarà
L'amicizia
Giulia Grimaldi
LA MUSICA,COLONNA SONORA DELLA VITA
Giorgia Cusenza e Marta Graziano