Gaia Bellomonte III D
L’omofobia è una paura irrazionale verso un individuo omosessuale ed
è una fobia basata sul pregiudizio.
Il termine “omosessuale” è composto da due parole: “omo” il cui
significato è “uguale” e dal vocabolo “sessuale”, cioè definisce
esattamente chi prova attrazione per persone del proprio sesso.
Questa parte di popolazione si trova ancora oggi a dover combattere
contro pregiudizi e odio, nonostante siano passati molti anni da
quando l’omosessualità è stata eliminata dalla lista delle malattie
psichiatriche.
Malgrado questo, la nostra società è una delle più omofobe, definita
in molti articoli giornalistici come ai livelli dei paesi arretrati.
“L’omosessualità è soggetta alla persecuzione che ogni società
privilegia ai diversi” dice una famosa enciclopedia online.
Alcuni paesi vedono questo tipo di sessualità come un reato da
punire, anche con la pena di morte. Questo tipo di reato non viene
riconosciuto da alcuna legge italiana che pertanto non prevede alcun
genere di pena, ma non per questo possiamo definire il nostro paese
come “civile” su questo argomento.
Proprio a Palermo un manifesto dichiarante che “gli omosessuali non
sono malati, chi li disprezza sì” è stato vandalizzato, come
documenta un giornale online. Come i manifesti, anche il 90% delle
persone omosessuali sono soggette a una sorta di vandalismo,
attraverso il bullismo da parte delle persone omofobe, perché
l’omofobia molto spesso va a braccetto col bullismo, fisico o
psicologico. Almeno una volta nella propria vita, l’omosessuale, ha
ricevuto un commento di cattivo gusto sulla propria sessualità.
L’individuo omofobo non ammette di esserlo, ma la sua tipica frase è
“non sono omofobo ma…”; questo accade per un fenomeno psicologico
chiamato “desiderabilità sociale” in base al quale il soggetto,
posto davanti a una domanda, tende a rispondere in un modo adeguato
alla norma. Non si può quindi stabilire una percentuale precisa di
omofobia in Italia, a causa della desiderabilità sociale, ma è
possibile notare giornalmente quanto l’omofobia sia diffusa tra la
gente. L’omofobia non dovrebbe essere sottovalutata come accade
invece in Italia. L’omofobia uccide e distrugge quanto una
coltellata. L’omofobia annienta psicologicamente. Un numero
elevatissimo di persone decide di togliersi la vita a causa di
questa fobia, che più che fobia, andrebbe definita ignoranza.
Tantissimi ragazzi vengono cacciati da casa dai propri genitori per
il gravissimo reato di amare una persona. Quando l’omofobia si
presenta al di fuori delle mura della propria casa è superabile
perché dopo, tornato a casa, puoi essere chi vuoi; ma quando la
guerra è proprio dentro casa, il posto in cui dovresti riuscire a
fare finalmente un sospiro, è un male molto forte. La famiglia
dovrebbe essere un salvagente che ti sorregge durante le tempeste
della vita, non lo squalo da cui scappare. L’omofobia diventa
insostenibile quando risiede nella casa di un ragazzo che vive un
amore fuori dagli schemi.
Come si affronta quando tuo padre ti urla quanto tu faccia schifo?
Quando si mette le mani ai capelli per la condanna di avere un
figlio che non è lo stereotipo dei suoi sogni? Quando cercano di
spiegarti che sei contro natura? Quando piangono perché loro figlio
è “malato”? Quando tua mamma non riesce a guardarti negli occhi?
Quando si vergognano di presentarti ai loro amici come “mio figlio”?
Quando hanno paura di quello che la gente possa pensare e della loro
immagine rovinata? Quando vorrebbero cacciarti fuori casa perché sei
nato sbagliato, cosa si fa?
Questo è quello che un ragazzo omosessuale deve affrontare. E’
questa l’omofobia: un genitore capace di rinnegare il proprio
bambino.
Il bullismo è un argomento molto trattato, ma un ragazzo bullizzato,
tornato a casa, può correre tra le braccia della sua mamma,
l’omofobia invece non dà pace. Quando si ama una persona lo si
dovrebbe poter urlare, perché è quello che si vorrebbe fare.
L’amore è l’ossigeno dell’essere umano, è ciò che l’uomo cerca
costantemente durante la sua vita, è un bisogno.
Non esiste amore giusto o sbagliato. Essere innamorati non deve
essere un tormento, non si deve amare in silenzio.
L’omofobia fa schifo.