Giorgio Schirò 2F
L’Impero Bizantino non veniva chiamato così dai contemporanei: di
fatto il termine bizantino veniva usato soltanto per indicare gli
abitanti di Costantinopoli, l’antica Bisanzio sul Bosforo.
I sudditi dell’Imperatore di Costantinopoli si riferivano a loro
stessi col nome di “Rhomaioi”, ovvero romani poiché la città di
Costantino, primo signore cristiano dell’Impero Romano, era divenuta
la capitale dell’Impero una volta che Roma aveva perduto la sua
posizione di supremazia. Insomma l’Impero Romano d’oriente divenne
l’erede di Roma e portava avanti la tradizioni della civiltà romana.
La religione ortodossa era la forza che proteggeva e difendeva il
mondo; era anche la garanzia del continuo sostegno da parte di Dio.
Ortodossia significa letteralmente ‘’la giusta fede‘’ ed era quello
che i Bizantini reputavano essenziale per la loro sopravvivenza.
Nella prospettiva degli storici moderni ‘’bizantino‘’ viene inteso
in modo più esteso ovvero il termine non riguarda solo la
religiosità ma è sintesi di civiltà, tradizione e , in senso più
ampio, di romanità.
Nella sua lunga storia, dal tardo V secolo quando le ultime vestigia
della metà occidentale dell’Impero Romano furono assorbite nei regni
barbarici fino al fino alla morte in battaglia dell’ultimo
Imperatore romano d’oriente Costantino XI (1448 -53), l’Impero si
trovò quasi costantemente in guerra. La sua posizione strategica fra
Balcani meridionali e Asia Minore lo rendeva inevitabile.
Veniva costantemente sfidato da i suoi vicini: dapprincipio l’Impero
Persiano a est, poi le varie potenze islamiche che sorsero in quella
regione e a nord da Slavi e Avari (un popolo di etnia turca).
Nel VI-VII secolo l’Impero fu attaccato dai Bulgari, dai Magiari,
fra la fine del VII e l’inizio del XI secolo, poi dai i Serbi e
infine dai Turchi Ottomani.
Tra
i basileus (re in greco) più importanti ricordiamo: Leone III
Isaurico (685-741), che sconfisse gli Arabi nel 740 d.C. nei pressi
di Akroinon; Basilio II (958-1025) soprannominato Bulgaroctono
(uccisore dei Bulgari); Alessio I Comneno (1048-1118) con il quale
inizia la Rinascita dell'Impero Bizantino.
Bisanzio sopravvisse a lungo (mille anni in più circa rispetto
all’Impero Romano d’Occidente): sicuramente perché era bene
organizzato con un sistema fiscale e militare efficiente,
prerogative necessarie che affondavano le radici nel suo passato
romano. Tuttavia, quando i suoi vicini occidentali e settentrionali
crebbero per risorse e stabilita politica, depredarono l’Impero dei
suoi territori e delle sue ricchezze, riducendolo entro l’inizio del
XIII secolo a un piccolo stato, subordinato alla politica
dell’Occidente e agli interessi commerciali di Venezia, Pisa e
Genova, le repubbliche marinare.
Il
29 Maggio1453, i musulmani di Maometto II entrarono a Costantinopoli
e l’ultimo Imperatore di Bisanzio, Costantino XI, morì combattendo
sotto le mura della città. Il suo corpo non fu mai ritrovato, forse
perché smembrato o sepolto in fosse comuni.
L'incertezza della morte dell'ultimo Imperatore diede così origine a
leggende romantiche sulla sua fine.
Costantino XI divenne il simbolo dei Greci nella guerra per
l'indipendenza con l'Impero Ottomano.
Oggi l'Imperatore è considerato un eroe nazionale in Grecia.