Agnese Messina
V X
Il presente e il futuro dell’opera lirica, il rapporto con il
digitale, la contaminazione culturale, il dialogo tra forme d’arte
diverse sono solo alcuni dei temi trattati all’evento.
Venerdì 12 ottobre si è svolta presso il Teatro Massimo di Palermo
la nona edizione di “Scuola di Melò”, un incontro dedicato ai
giovani e alle scuole (tra queste il Liceo Musicale del nostro
Istituto), al quale hanno anche partecipato Francesco Giambrone,
sovrintendente del Teatro Massimo, Francesca Nesler, coordinatrice
dei programmi Rai di musica classica e lirica, e Gery Palazzotto,
Direttore di Comunicazione e Marketing del Teatro Massimo di
Palermo.
L’organizzazione dell’evento, promosso dalle Edizioni Musicali di
Rai Com, è stata frutto della collaborazione dell’Assemblea
Regionale Siciliana, della Fondazione Federico II di Palermo e del
Dipartimento regionale dei Beni Culturali.
Tra i filoni tematici affrontati, si è dato ampio spazio al rapporto
col digitale, alla reinterpretazione della tradizione musicale per
mezzo dei linguaggi contemporanei, alle realtà artistiche e
imprenditoriali internazionali, nonché alla musica, intesa come
patrimonio e dialogo. Non a caso, Melò 2018 ripercorre, grazie agli
interventi di Fra’ Mauro Billetta e Manlio Messina, la messa in
scena dell’“Elisir d’amore” nel quartiere Danisinni, ideato da
OperaCity.
Viene posta l’attenzione sul coro, costituito dagli abitanti del
quartiere (guidati dallo stesso Messina), per tentare di avvicinare
nuovi spettatori alla lirica, al punto di portare gli spettacoli
sotto casa.
Sperimentando il progetto di trasformare gli spettatori in cast e le
zone coinvolte in palcoscenico, il risultato è stato
un’entusiasmante e totale contaminazione tra pubblico e spettacolo.
Si tratta di uno sviluppo sociale ed economico, di un percorso di
ri-costruzione del tessuto civile: raggiungendo un pubblico nuovo,
eterogeneo e non elitario, il teatro musicale viene percepito non
come evento inaccessibile bensì come momento di condivisione
culturale e forma di intrattenimento intelligente.
Tale entusiasmo lo si ritrova nelle parole di Giambrone,
Sovrintendente di un teatro che sempre più si apre alla città e
sempre più dalla città è sostenuto e apprezzato.