Rosaria Cascio, docente lettere liceo Regina Margherita
Storia
Come è nata l'idea? Tutto è partito da un'intervista che ho
rilasciato alla giornalista siciliana Maristella Panepinto,
direttrice del giornale on line
www.atuttamamma.net. Si parlava di p. Puglisi, dei miei libri
ma, soprattutto, del metodo educativo di p. Puglisi, esattamente
quel metodo sul quale costruisco ogni giorno la mia relazione con
gli alunni per i quali insegno. E così ho proposto a Maristella una
collaborazione editoriale, grazie al coinvolgimento della mia 2E. I
ragazzi e la giornalista hanno accolto entusiasticamente la mia
proposta e da lì.....
Ecco, non esistono luoghi o situazioni per parlare di 3P. Esistono,
semmai, occasioni per raccontare l'efficacia di una relazione
educativa che mette al centro l'alunno e la sua formazione. Partire
dall'essere umano nel suo complesso senza limitarsi alla proposta di
contenuti da imparare e suoi quali interrogare.
Metodologia
Come si sviluppa la progettazione degli articoli? Sono i ragazzi a
scegliere cosa scrivere, chi lo fa, quando lo fa. Da soli gestiscono
la loro piccola redazione senza obbligo di partecipazione. Non
tutti, infatti, vogliono cimentarsi nella scrittura. Lo fanno
soltanto gli interessati.
Chi sceglie i temi e chi deve scriverli?A me arriva la loro
programmazione mensile della quale conosco soltanto i nomi dei
giornalisti tra i banchi e la data in cui manderanno l'articolo. E
forse è proprio questa sensazione di libertà espressiva che li
spinge a scrivere anche degli argomenti più difficili ed
imbarazzanti, come quelli che hanno deciso di mandarmi.
Modello educativo
La classe è la vera protagonista; io, come insegnante, sto in ombra
ma vigile, i ragazzi sanno che possono contare su di me per
l'approfondimento e il confronto. Poca teoria, insomma, quella
nostra è una pedagogia del fare che mette gli alunni
direttamente in situazione. Sanno che stanno prendendo impegni da
rispettare con responsabilità e senso di servizio, ogni venerdì,
infatti, l'articolo deve essere pubblicato quindi il lavoro di
scrittura va programmato per tempo. inoltre non si tratta di
scrivere temini o di riassuntare qualcosa da scopiazzare in
internet. La scrittura di ogni articolo nasce dalla ricerca e dallo
studio, attraverso la capacità di rielaborare autonomamente
contenuti letti e selezionati.
Pedagogia
La mia testimonianza di p. Puglisi non si esaurisce nelle parole che
lo raccontano ma si concretezza nella continuità dell'azione
interrotta con la sua morte. Testimonianza nel fare e nel proporre
lo stesso modello educativo basato sull'ascolto, sull'accoglimento
dei pensieri e delle emozioni degli alunni, sulla loro
trasformazione in protagonisti attivi del cambiamento.
Compito del docente è instradare, orientare, sollecitare ed aiutare
l'alunno a trovare dentro di sé le risorse per costruire la propria
vita.
Credo in un insegnamento circolare, in cui chi insegna (docente)
apprende e chi apprende (alunni) insegna. L'insegnamento, così,
diventa testimonianza di vita in cui l'apprendimento non è
nozionismo ma pratica di conoscenza, esperienza condivisa di valori.
Contatto reale tra mondo degli adulti e mondo degli adolescenti. Gli
insegnanti si relazionano con gli adolescenti con le proprie
categorie di adolescenza che sono lontanissime da quelle attuali. Le
incomprensioni tra alunni e docenti nascono anche dalla distanza
esistenziale tra i due mondi che non hanno molti punti di contatto.
Ascoltare gli alunni è un modo per mettersi in sintonia con i loro
sentire e fare breccia nella loro disponibilità ad accogliere un
docente-adulto al quale “danno il permesso” di entrare nel loro
mondo reale.
Questo significa che il docente diventa anche un punto di
riferimento per ognuno di loro perchè si è conquistata la loro
fiducia.
Temi scelti
I temi sono stati scelti liberamente dagli alunni e sono tutti
riconducibili alle problematiche adolescenziali che vengono
raccontate in primissima persona aprendo una finestra inedita su un
mondo che non si racconta mai così facilmente, anzi. I temi
raccontati sono molto intimi e il loro racconto ha contribuito alla
riflessione. La scrittura aiuta a rivelare le emozioni ed a superare
momenti anche di difficoltà. Il racconto di problemi che non si
vivono in prima persona apre, così, le porte alla riflessione che
diventa personale.
Tutti gli articoli scritti sinora sono consultabili su
giornalisti tra i banchi.
Vengono letti in tutta Italia da più di 25.000 persone che li usano
per condividerne sui social i temi, per riflettere in classe con
altri ragazzi, per discutere persino agli incontri di catechismo!
Peer to peer
Possiamo definire proprio così, peer to peer cioè educazione tra
pari, l'esperienza di narrazione di questo progetto durante alcune
occasioni pubbliche. Due, in particolare: la prima durante il
festival NOICONTROLEMAFIE 2019 che si è svolto, per il nono anno
consecutivo, in Emilia Romagna; la secona a Paceco, in provincia di
Trapani. In entrambi i casi si partiva proprio dalla testimonianza
di applicazione del metodo educativo, raccontata in occasione della
presentazione di alcuni libri che ho scritto su p. Puglisi. Ritengo
fondamentale annoverare questa esperienza come esempio di pratica
educativa antimafia. La scuola dimostra che si può fare antomafia
non limitandosi all'uso delle parole contro ma, in modo ancora più
efficace, dando espressione ad una pedagogia del fare, ad una
pedagogia dell'esempio. I protagonisti sono stati gli alunni che,
insieme a me, hanno animato tanti incontri pubblici in alcuni Comuni
del reggiano e, in Sicilia, a Paceco. ragazzi che parlano con
ragazzi, adolescenti che si confrontano con altri adolescenti sui
temi che li accomunano a prescindere dalle distanze fisiche e
geografiche che li separano. Durante alcuni incontri abbiamo vissuto
momenti di commozione quando, confortati dal clima rassicurante e
confidenziale, alcuni ragazzi e ragazze che ci hanno ascoltato si
sono commossi al tal punto da lasciarsi andare pubblicamente a
confidenze su episodi intimi della propria vita. Episodi dolorosi da
consegnare alla condivisione con altri coetanei che, nel frattempo,
stavano convibrando con loro. E anche questo è stato, per quest'anno
scolastico, la missione educativa di testimonianza di p.Puglisi.
Di seguito alcune foto degli incontri e due video: la prima è
un'intervista rilasciata a Reggio Emilia e la seconda il racconto di
cosa è "Giornalisti tra i banchi".