C’era una volta la mafia ( e purtroppo ancora c’è)

Giada Randazzo,Sinagra Giulia , Russo Valentina e Di vita Giuliana III D

C’era una volta la mafia ( e purtroppo ancora c’è), ovvero gruppi di uomini che fanno soffrire le persone buone, commettendo atti violenti per uno scopo criminale. Vogliono avere il controllo del territorio e tante ricchezze, infatti obbligano la gente a pagare il pizzo, una somma di denaro che finisce nelle tasche dei boss mafiosi, arrivando anche a minacciare i proprietari dei negozi di pagare, se non vogliono subire ulteriori danneggiamenti o violenze. Tutto ciò accadeva ,e purtroppo accade ancora, per avere più soldi e potere.
Un giorno nel 1872 la mafia colpì un medico di nome Gaspare Galati residente nella città di Palermo. Fin da ragazzo il suo sogno era quello di diventare un chirurgo e così, negli anni a seguire, si sposò con una bellissima donna con cui ebbe due figlie splendide: Maria e Beatrice. La sua era una famiglia benestante, inoltre le sue figlie ricevettero in eredità da una zia una proprietà chiamata Fondo Riella, un’azienda che gestiva degli agrumeti per la cui coltivazione era necessaria una pompa a vapore. Di queste piante si prendeva cura Filippo (il cognato di Galati, e quindi il marito della sorella della sua bellissima moglie) ma dopo svariate minacce ricevute tramite lettere anonime, un giorno morì di infarto probabilmente a causa della tensione emotiva provocata dalle intimidazioni. Autore delle lettere anonime era quasi sicuramente il fattore del fondo, uomo senza scrupoli, Benedetto Carollo. In seguito alla testimonianza di Galati, Carollo fu arrestato tre settimane dopo, ma venne rilasciato subito dopo, così, Gaspare Galati capì che tra i poliziotti c’era qualcuno che aiutava i “cattivi”. Questi erano organizzati in una vera e propria cosca mafiosa che si appoggiava ad una associazione religiosa, con il sacerdote che faceva da tramite tra i carcerati mafiosi e il mondo al di fuori del carcere. Così Galati perse la fiducia nella polizia e raccontò tutto ad un giudice. Dopo il tentativo di uccidere il nuovo guardiano assunto in sostituzione di Benedetto Carollo, Galati e la sua famiglia decisero di proteggersi chiudendosi a casa.
Poco tempo dopo Galati capì che anche nell’ufficio del giudice vi erano delle spie, inoltre il guardiano ferito in precedenza durante il tentato omicidio, ritirò la denuncia fatta mettendosi d’accordo con la cosca. Galati a questo punto, triste e deluso, capì di non poter aver giustizia e fuggì con la sua famiglia a Napoli abbandonando tutte le sue proprietà. Prima di partire però inviò al ministro degli interni a Roma un memorandum, essendosi reso conto che tutti i guardiani erano controllati dalla mafia e che lui si era trovato in mezzo a una guerra tra persone cattive.
Il Dottor Galati, decise di svendere le sue proprietà e di trasferirsi a Napoli, dove visse una nuova vita con la sua bellissima famiglia. La mafia era riuscita a fargli vendere l’azienda, aveva vinto, ma non del tutto.
Anche se alcuni dettagli sono inventati, questa storia è vera e ci fa capire che certe dinamiche del comportamento mafioso risalgono a un passato molto lontano nel tempo

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Liricamente in DAD. Il distanziamento fisico e l’unità esistenziale in tempi di pandemia. A cura di Maria Patrizia Allotta, Rosaria Cascio, Tommaso Romano


PROGETTO POLITEIA
La partecipazione civile come essenza della democrazia FEDERICA CHIAPPARA, FEDERICA MARCHESE, VZ

DIRITTI E COSTITUZIONE ALLA PROVA DEL COVID-19 Morena Ardito -Francesca Randisi - VZ

A 18 anni potrò votareSara Grammauta V Z

Recovery fund: cos’è e perché se ne parla tanto? Federica Chiappara e Federica Marchese 5 Z

PENSIERI FILOSOFICI
I tempi che furono.Come disse il celebre filosofo Arthur Schopenhauer:"la gioia ci pervade in istanti contrari ad essa" - di Lucia Castelli 5Z

Vivere secondo la ricerca interiore di Laura Modica 3V

“Solo et pensoso” di Valentina Russo III D

Platone: vivere nella bellezza Wu Cristina 3LX

Quale senso e funzione possono avere oggi quelle scienze che che hanno per oggetto l'uomo. Marchese Claudia Agata 4J

Divina Commedia – Dante: Un visionario attuale Caterina Robu, 3V

Web 2.0 nuova frontiera del capitalismo globalizzato Diego Marino IV D

Cos'è la bellezza? Interviste e riflessioni filosofiche di Veronica Di Salvo IIIV

CITTADINANZA
LA DIVERSITÀ: QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA Viviana Realmonte IIF

Agenda 2030 Giulia Sinagra, 3D LES, Stefania Cocchiara, Daniela Oddo, Marco Antonio Giglio Gargano 3LX, Giovanni Palumbo, Gabriele Calabrò, Diego Marino, IVD, Marta Cucchiara, IV D, Caccamo Fabiana, Di Maria Anita, ID, Puccio Rosa Napoli e Arianna Barone di Dario Gucciardi ID, Silvia De Simone 4D, Schiazzano Sofia VD, Anania Andrea Garofalo Fabrizio 1D, CINA' DARIA 3 D LES, Chiara Valenza​ Carlo Mattina 

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La violenza contro le donne Angelo Calabrò, Carlo Mattina, Chiara Valenza, Daria Cina’ Elena Bonetti 3D

LIBERE DI ESSERE. Storie di donne vittime ancora oggi di violenze e di altre che combattono contro tutti.
Realizzato da: Gabriele Antibo, Alice Costanzo, Giulia Di Piazza, Andrea Lo Mascolo, Antonio Lucia, Giuseppe Vassallo, classe 3D LES

IL BULLISMO DIETRO L’ANGOLO
Federica Federico 1°F

LE VIOLENZE MORALI e il BULLISMO
FEDERICA CASTROGIOVANNI, MARTA NAPOLI, CHIARA SCHILLACI, ALESSIA LA ROSA, FRANCESCA BOTTARI classe IIE
MEMORIA E IMPEGNO

C’era una volta la mafia ( e purtroppo ancora c’è) Giada Randazzo,Sinagra Giulia  Russo Valentina e Di vita Giuliana III D

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