A 18 anni potrò votare...
Conferenza Progetto Politeia ”Giovani e diritto di voto:
abbassamento della soglia di elettorato attivo e passivo per il
Senato, tra responsabilità e partecipazione”
Sara Grammauta V Z
L’articolo
21 della Dichiarazione universale dei Diritti umani, l’articolo 40
della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e
l’articolo 48 della Costituzione italiana sanciscono che ogni
cittadino maggiorenne ha il diritto di voto, di eleggibilità e di
partecipazione alla vita politica del proprio paese.
Il diritto/dovere di voto è un impegno civile che ogni cittadino di
uno stato democratico deve recepire ed assumersi. Ma che significa
realmente “andare a votare”? Significa informarsi sempre e a 360
gradi sulla situazione politica, economica e sociale del proprio
paese, significa saper scegliere con saggezza, tenendo in
considerazione non l’interesse personale ma il bene comune,
facendosi guidare non dall’istinto e dalle suggestioni, ma dalla
consapevolezza e dalla lucidità di giudizio. Significa anche avere
coraggio e decidere di andare controcorrente, se si è convinti e, in
ogni caso, nutrire la coscienza di essere parte integrante e attiva
del proprio paese. Per agire dunque in questa maniera, occorre
impegno e partecipazione, parole chiave della nostra democrazia.
Proprio per le infinite responsabilità legate al diritto di voto, i
minori non possono votare, poiché la maggior parte non è minimamente
interessata alla politica o è facilmente influenzabile. Inoltre la
giovane età non sempre consente di avere idee chiare sulla realtà
del paese e sulle future prospettive politiche.
Personalmente mi trovo d’accordo con questa decisione perché, pur
avendo io un quadro abbastanza chiaro dei diversi partiti e dei loro
progetti e programmi, non mi ritengo ancora del tutto pronta per
andare al voto, come, ritengo, buona parte dei miei coetanei. Le
famiglie e la scuola dovrebbero, tra gli altri compiti, preparare i
ragazzi e le ragazze alla pratica dei diritti di cittadinanza, tra
cui anche il voto, facendo tesoro di tutto quel faticoso e lungo
percorso storico che, iniziato a metà settecento, ha condotto dopo
circa due secoli al suffragio universale. Importanti tappe di questo
percorso sono state segnate dalla cultura illuministica, dal
pensiero socialista, dal movimento delle suffragette in Europa e
negli USA, dalla diffusione della democrazia e dal movimento
anti-apartheid.
Essendo una donna, mi sento in dovere di ringraziare fortemente il
coraggio e l’assertività delle donne francesi, inglesi, italiane e
americane che, a partire dal 1700, hanno messo in gioco la loro vita
per raggiungere la conquista della parità giuridica uomo-donna.
Infatti senza il movimento delle suffragette e senza il femminismo
del novecento, noi donne non solo non avremmo il diritto di votare e
di essere votate, ma non potremmo neanche studiare fino
all’Università, ricoprire ruoli pubblici e svolgere funzioni di alto
livello. Quindi avverto il dovere di mettere in pratica i diritti
conquistati, anche in onore di chi ha lottato per le future
generazioni, quindi anche per me.
In Italia vivono, lavorano, studiano, comprano beni e pagano le
tasse almeno tre milioni di uomini e donne maggiorenni provenienti
da paesi del sud del mondo o addirittura nati nel nostro paese da
genitori immigrati. Pochi di loro hanno ottenuto la cittadinanza
italiana e, pertanto, possono votare, tutti gli altri e tutte le
altre sono esclusi/e. Perché mi chiedo? La maggior parte di loro
contribuisce allo sviluppo delle attività economiche, della cultura
e della vita civile del nostro paese e, secondo me, ha il pieno
diritto di votare per contribuire a decidere le scelte politiche del
paese in cui vive. Riconoscere la cittadinanza e il diritto di voto
a questi uomini e a queste donne significherebbe fare un grande
passo in avanti nella lotta contro le discriminazioni e le
esclusioni sociali e favorirebbe l’integrazione dei più giovani che
sicuramente arricchirebbero il nostro paese.
A tal proposito, in Parlamento si è discussa l’approvazione dello
ius soli o dello ius culturae, per il riconoscimento della
cittadinanza agli stranieri extra- europei. Sono certamente principi
giuridici e politici diversi, il primo più radicale, il secondo più
selettivo. Attualmente non mi sento in grado di scegliere tra i due,
ma so sicuramente che i diritti di cittadinanza dovrebbero essere
estesi e mi auguro che si riprenda al più presto il dibattito a
riguardo e si giunga alla promulgazione di una legge costituzionale
pertinente.
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Editoriale
POESIA
Liricamente in DAD.
Il distanziamento fisico e l’unità esistenziale in tempi di pandemia.
A cura di Maria Patrizia Allotta, Rosaria Cascio, Tommaso Romano
PROGETTO POLITEIA
La partecipazione
civile come essenza della democrazia FEDERICA CHIAPPARA,
FEDERICA MARCHESE, VZ
DIRITTI E
COSTITUZIONE ALLA PROVA DEL COVID-19 Morena Ardito -Francesca
Randisi - VZ
A 18 anni potrò votareSara
Grammauta V Z
Recovery fund: cos’è e perché se ne
parla tanto? Federica Chiappara e Federica Marchese 5 Z
PENSIERI FILOSOFICI
I tempi che furono.Come disse il
celebre filosofo Arthur Schopenhauer:"la gioia ci pervade in istanti
contrari ad essa"
- di Lucia Castelli 5Z
Vivere secondo la ricerca
interiore
di Laura Modica 3V
“Solo et pensoso”
di Valentina Russo III D
Platone: vivere nella bellezza Wu
Cristina 3LX
Quale senso e
funzione possono avere oggi quelle scienze che che hanno per oggetto
l'uomo. Marchese Claudia Agata 4J
Divina Commedia – Dante: Un
visionario attuale Caterina Robu, 3V
Web 2.0 nuova frontiera del capitalismo
globalizzato Diego Marino IV D
Cos'è la bellezza? Interviste e
riflessioni filosofiche di Veronica Di Salvo IIIV
CITTADINANZA
LA DIVERSITÀ: QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA
Viviana Realmonte IIF
Agenda 2030 Giulia Sinagra, 3D LES,
Stefania Cocchiara, Daniela Oddo, Marco Antonio Giglio Gargano 3LX,
Giovanni Palumbo, Gabriele Calabrò, Diego Marino, IVD, Marta
Cucchiara, IV D, Caccamo Fabiana, Di Maria Anita, ID, Puccio Rosa
Napoli e Arianna Barone di Dario Gucciardi ID, Silvia De Simone 4D,
Schiazzano Sofia VD, Anania Andrea Garofalo Fabrizio 1D, CINA' DARIA
3 D LES, Chiara Valenza Carlo Mattina
Il lungo percorso
dei diritti umani
Ficano Angela Giorgia, 5^J
Parità di genere Martina Adamo 2 D
Violenza sulle donne
Oliveri Alessia II F
La violenza contro le
donne Angelo Calabrò, Carlo Mattina, Chiara Valenza, Daria Cina’
Elena Bonetti 3D
LIBERE DI ESSERE. Storie di donne
vittime ancora oggi di violenze e di altre che
combattono contro tutti.
Realizzato da: Gabriele Antibo, Alice Costanzo, Giulia Di Piazza,
Andrea Lo Mascolo, Antonio Lucia, Giuseppe Vassallo, classe 3D LES
IL BULLISMO DIETRO L’ANGOLO
Federica Federico 1°F
LE VIOLENZE MORALI e il BULLISMO
FEDERICA CASTROGIOVANNI, MARTA NAPOLI, CHIARA SCHILLACI, ALESSIA LA
ROSA, FRANCESCA BOTTARI classe IIE
MEMORIA E IMPEGNO
C’era una volta la mafia ( e purtroppo
ancora c’è) Giada Randazzo,Sinagra Giulia Russo Valentina e Di
vita Giuliana III D
Il giorno della memoria: 27 Gennaio
Lavori in power
point di:
IV D: Emanuela Di Mariano, Giovanni Palumbo, Valenti Virginia,
Gabriele Calabrò, Marino, Sinagra, Sardisco, 3D: Angelo Calabrò
Campi di sterminio Rosa Napoli e Maria Puccio 4 D LES
INCONTRO CON LA
FONDAZIONE ANTIUSURA SANTI MAMILIANO E ROSALIA
Francesco Orsini; Davide Sardina; Francesco Marchese Simona
Pillitteri Andrea Testai Elda Vetrano Marta Pisciotta 3^N
NOMAFIA MEMORIAL Prof.ssa
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CULTURA E AMENITA'
CULTURE A TAVOLA
di Sara Fiorentino, III LX
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
di Elena Bonetti III D
MKERS, DALLA CAMERETTA AL TETTO PIÙ ALTO DEL MONDO
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Italia sì Italia no. Il tranello del made in Italy
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Musica Indipendente
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pandemia
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psicologici della pandemia
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tempi del COVID-19
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