In
occasione dell'apertura della stagione operistica del Teatro
Massimo, al cinema ABC è stata proiettata una retrospettiva dei film
di Terry Gilliam, regista dell'opera "Damnation de Faust" di Berlioz.
Il regista è stato definito un "eterno bambino" proprio per il modo
con cui ha sviluppato la trama del film, sospeso come un sogno.
Parnassus è un uomo che fa un patto con il diavolo, chiede la cosa
che tutti bramano: l'immortalità, affinché possa raccontare per
sempre le storie che sostengono l'universo.
Con il passare del tempo Parnassus incontra una donna di cui si
innamora; farà così un altro patto con il diavolo che gli restituirà
in cambio dell’anima la giovinezza e la mortalità, fino al
compimento dei sedici anni della figlia che sarebbe nata.
La trama si sviluppa attorno alle vicende che cercano di salvare la
figlia ormai sedicenne.
Il diavolo fa così un nuovo patto con Parnassus: trovare cinque
anime.
La scommessa viene vinta dal diavolo perché la quinta anima sarà
proprio la stessa figlia di Parnassus che riuscirà, però, a salvarsi
e vivrà una vita felice e "normale" mentre Parnassus continuerà a
raccontare le sue storie.
Lo specchio, il vero e proprio protagonista della storia, permette
allo spettatore che lo attraversa di vivere esperienze fantastiche,
vedendo la propria immaginazione prendere forma e i propri sogni
prendere vita, a meno che non si lascino corrompere dalle tentazioni
materiali che conducono tra le grinfie del diavolo e alla perdita
della propria anima.
Il film, ambientato a Londra, presenta una trama moderna.
Il regista mette in risalto il bivio tra bene e male, davanti al
quale l'uomo si trova nel corso della propria vita, e di quanto
possa essere corrotta e condizionabile la sua scelta. Ma, secondo
quanto ha dichiarato lo stesso Gilliam all'uscita del film:
"Nel film è lo specchio magico a rappresentare il cinema e più
in generale a rappresentare quello che fa l'arte per permetterci di
evadere dal nostro piccolo mondo reale per tuffarci in quello assai
più vasto del nostro immaginario. Ogni volta che si attraversa
quello specchio non si sa quel che accadrà, mentre quando oggi vado
al cinema so già quel che vedrò, gli stessi attori, le stesse storie
di sempre: Non riesco più a sorprendermi, la fantasia si va sempre
più omologando. Questo film è il mio tentativo di andare contro
corrente, di sorprendere e dare gioia allo spettatore."
Terry Gilliam riesce a creare situazioni fantastiche e inverosimili
suscitando nel pubblico un alto coinvolgimento emotivo.
La regia è curata nei particolari suggestivi che invitano il
pubblico a immedesimarsi nelle avvincenti vicende .
Nell'attesa della prima di "Damnation de Faust" di Terry Gilliam al
teatro Massimo, possiamo solo fare i complimenti ad un regista così
innovativo.
Serena Castelli (5G) e Chiara Aglione (5G)