Di fronte
m'eri Sicilia, o nuvola di rosa
sorta dal mare! E nell'azzurro un monte:
l'Etna nevosa.
Salve o Sicilia! Ogni aura che qui muove
pulsa una cetra od empie una zampogna
è canta e passa... Io era giunto dove
giunge chi sogna....
- Giovanni Pascoli -
Anche se non è un autore siciliano che ho scelto per rappresentare
ciò che provo per la mia terra, Giovanni Pascoli rimane tuttavia
l’autore che si è avvicinato di più a ciò che penso osservando gli
stupendi paesaggi della mia Sicilia, una terra troppo spesso
infangata e umiliata dal fenomeno mafioso e da “alcuni” (perché sono
solo alcuni) siciliani.. che hanno deciso di mettere da parte il
buonsenso è l’onestà, e chiudersi nella loro avarizia, ipocrisia, e
sete di potere.
La Sicilia, che in passato veniva considerata “il granaio d’Europa”,
appare oggi molto diversa da come la vide pascoli al tempo…
Fin
troppo sangue è già stato versato su questa terra, soffocata dal
cemento, dal malgoverno, e dai siciliani stessi che improvvisamente
hanno deciso di mordere la mano che li nutriva come farebbe un
serpente e che dove c’era terreno fertile hanno steso una colata di
calce, incuranti del fatto che il loro padri quei terreni li
coltivavano e che anche loro ne avevano mangiato i frutti.
L’acqua poi, (forse spaventata da tutto quel cemento) è andata a
nascondersi nel sottosuolo, scomparendo per sempre e lasciando,
laddove prima c’èrano gli agrumeti e le viti… terreno secco.. dove
nemmeno ‘l’erba tinta’ riesce a sopravvivere.
I contadini dicevano “manca l’acqua!!”, i mafiosi non tardarono a
rispondere.. “se volete che l’acqua torni... Pagateci e faremo un
miracolo” ,e improvvisamente arrivò l’acqua, il benessere, le
industrie , l’edilizia abusiva e tant’altro!!. I poveri siciliani,
che tanto si erano ribellati ai francesi durante i vespri, quasi si
arresero, impararono a tollerare la realtà mafiosa come normalità.
Addirittura i giovani di quel tempo si convinsero del fatto che “IL
MAFIOSO”.. era il buono, colui che portava modernità e posti di
lavoro laddove non ce n’erano (falso ideologico che si è protratto
fino a qualche decennio fa).
Improvvisamente la Sicilia (che dopo la spedizione dei mille era
stata quasi dimenticata) si riscattava!! Laddove lo stato falliva,
la mafia trionfava. ‘Separiamoci!!’ diceva Salvatore Giuliano,
diventiamo uno stato americano!!, morte agli sbirri!!!.
Scoppiò una guerra, una guerra tra stato e mafia, dove non si capiva
bene chi fosse lo stato e chi fosse la mafia, una guerra che
continua tutt’oggi, cominciarono gli omicidi, le stragi, e Palermo
ne è stata un campo di battaglia, la stessa Palermo che “Goethe”
definiva come “una delle città più belle del mondo”.
I siciliani (quelli onesti) andarono a nascondersi, forse troppo impauriti
e incapaci di reagire (non li biasimo per questo, ci vuole un gran
coraggio a schierarti contro una cosa che è più grande di te
specialmente quando hai moglie e figli a casa che ti aspettano).
Solo pochi hanno avuto il coraggio di farsi avanti.. Peppino
Impastato, Libero Grassi, Carlo Alberto dalla Chiesa, Padre Pino
Puglisi, il giudice Falcone e il giudice Borsellino e tanti altri….
Qualcuno potrebbe ancora sostenere che era gente che non aveva
niente da perdere… A costoro rispondo che si sbagliano, perche anche
loro, (come tutti qui del resto) avevano qualcuno a casa che li
attendeva ma, nonostante tutto, non hanno voluto chinare la testa;
le lacrime versate dalle loro mogli, fratelli, sorelle, cugini ed
amici.. non sono state sprecate, lo hanno fatto per loro stessi e
per tutti i siciliani, per cercare di farci capire che non bisogna
piegare più la testa!!! che dobbiamo alzarci ed urlare la nostra
ingiustizia e i soprusi che ci vengono fatti!! “la mafia è un fatto
umano e come ogni fatto umano ha un inizio e avrà anche una fine “
diceva Giovanni Falcone perciò alziamoci in piedi e urliamo che la
mafia ci fa schifo è che siamo orgogliosi di essere siciliani!!!
Biondo Daniele 4°U