Origami : l'arte di piegare la carta

Gli origami sono delle bellissime sculture create semplicemente con la carta.
Si tratta di un’arte antica che accomuna tante civiltà, in particolare quelle dei paesi orientali.
Oggi si pensa che queste sculture di carta siano di origine giapponese, infatti la parola origami è composta dal verbo ORU e dalla parola KAMI, che insieme significano “piegare la carta”.
Tuttavia, nell’antichità si credeva che tale tecnica fosse stata portata in Giappone da un monaco cinese; in seguito, il popolo nipponico avrebbe sostituito la carta ricavata dagli alberi con la carta di riso, in modo tale che non si strappasse e si piegasse più facilmente.
Per tali ragioni ancora oggi si utilizza tale materiale.
Inizialmente gli origami erano usati nelle cerimonie religiose, nei riti propiziatori per le cerimonie nuziali, e rappresentavano figure astratte e spesso coprivano la bottiglia del saké (vino di riso).
Inoltre, fecero ingresso anche in prestigiose corti e templi e, come cosa più strana, furono usati come pagamento per le tasse da parte del popolo.
Nelle famiglie giapponesi ogni mamma trasmetteva direttamente alle bambine la tecnica del piegare la carta per ottenere oggetti utili per la casa. 
Ai bambini si insegnava a realizzare gli origami che rappresentavano fiori e quelli per stimolare la loro capacità di osservazione e creatività e per trasmettere loro, fin dalla tenera infanzia, un concetto fondamentale per i giapponesi:la perenne trasformazione della materia. 
La flessibilità del loro modo di essere prevede che ogni cosa sia vista solo come un momento della sua perenne trasformazione e, se si comincia ad insegnare questo principio ai bambini, la trasformazione diventerà per loro qualcosa di naturale.
In Europa, l'Italia in particolare si sta impegnando per creare centri creativi per realizzare e riprendere questa antica arte.

Mariapia Romano 3^E