Nel
mese di marzo, nell’ambito dell’attività interdisciplinare
Italiano/Scienze Sociali dal titolo “Conoscere e leggere la realtà
attraverso il linguaggio filmico”, noi alunni della 3 SX abbiamo
visto il film “Agorà”.
Il film narra la storia della filosofa Ipazia, vissuta ad
Alessandria d’ Egitto nel 400 d.C.;
cresciuta dal padre Teone secondo i principi di libertà e di
dialogo, insegna scienze e filosofia dentro la Biblioteca.
I suoi studi di astronomia le fanno intuire che i pianeti girano
intorno al sole; quindi, prima di Copernico, è Ipazia a scoprire la
teoria eliocentrica.
Quando inizia la persecuzione dei pagani da parte dei cristiani, in
particolare dei parabolani, Ipazia è costretta a lasciare
l’insegnamento e la Biblioteca, che verrà poi distrutta. Uccidendo i
sapienti pagani e distruggendo i luoghi della cultura, i fanatici
vogliono imporre la nuova religione cristiana.
La filosofa verrà uccisa dal suo fedele servo Davo, che preferisce
soffocarla per non lasciarla nelle mani crudeli dei parabolani.
Il film, del regista spagnolo Amenabar, ci mostra Ipazia come una
donna libera, dedita allo studio e alla ricerca della verità.
La filosofa, per le donne e per gli uomini del nostro tempo, può
diventare un simbolo di libertà e un valido esempio contro ogni
forma di fanatismo.
Alunni della 3SX - Scrittura collettiva
O L I V E R T W I S T
Durante quest’anno scolastico la nostra docente di Scienze Sociali,
prof.ssa Ardito, ci ha proposto un percorso cinematografico in cui
ogni film proposto sviluppava una o più tematiche a sfondo sociale.
Uno dei film che ha particolarmente suscitato il nostro interesse è
stato “Oliver Twist” di C. Dickens.
Oliver è un ragazzino ospite di un orfanotrofio vicino Londra dove
vive una situazione disumana. Stanco di tutti i maltrattamenti
subiti in istituto un giorno decide di scappare e di raggiungere a
piedi Londra. Qui incontra un ragazzo, Dawkins, che fa parte di una
banda di ladruncoli guidata da un vecchio ricettatore, Fagin. Oliver,
dopo essere entrato a far parte della banda, viene convinto a
denunciare il gruppo dal signor Brownlaw, un gentiluomo gentile e
affettuoso che lo ospita per un periodo a casa sua. Oliver vive
tante spiacevoli disavventure (viene rapito, minacciato, costretto a
rapinare, minacciato di morte,…). Il Signor Brownlaw venuto a
conoscenza di tutta la storia fa arrestare Fagin e la sua banda.
Fagin sarà impiccato mentre i ragazzi andranno in prigione ma
usciranno dopo qualche tempo. Oliver troverà nel signor Brownlow il
papà che non ha mai avuto e con lui il calore e l’affetto di una
famiglia.
Il film è riuscito a tradurre efficacemente in immagini, dialoghi,
musiche una storia che è un mix avvincente di profonda analisi sociale e favola, uno spaccato-denuncia della variegata società londinese del
tempo e che, nell’affrontare tematiche sociali come la povertà ed il
crimine, mescola sapientemente commedia e pathos e, alla fine, il bene prevale sul male
DA RIVEDERE!!!! DA NON PERDERE!!!!
Eva Calafiore, Serena Lionti 4 SX
IL MIO AMICO ERIC
Eric Cantona è uno dei calciatori-simbolo degli anni ’90, noto
principalmente per tre motivi: il talento sportivo, il brutto
episodio di aggressione e il grande carisma.
Il povero Eric Bishop, un postino di mezz’età, ha degli irrequieti
figliastri adolescenti col vizio di cacciarsi sempre nei guai
proprio mentre affronta una devastante crisi depressiva. Il lavoro
non va, gli amici gli stanno vicino ma non riescono a risolvere i
suoi guai e nuovi problemi si vedono all’orizzonte. Eric non si è
mai perdonato di aver abbandonato l’amatissima moglie Lily perché
spaventato a morte delle responsabilità della vita coniugale. Essere
costretto ora a dover affrontare la moglie, gli procura nuovi
attacchi di panico. Le uniche scappatoie sono le serate al pub con
gli amici a parlare di calcio, bere una birra e, ogni tanto, fumare
qualche spinello rubato al figliastro. Una sera, in preda
all’hashish, Eric si ritrova in camera il suo idolo, lo storico
attaccante del Manchester United Eric Cantona. Inizia così un
percorso di auto-aiuto. Eric comincerà ad affrontare, uno ad uno, i
problemi che assillano la sua vita. “Il mio amico Eric” è un film
estremamente ben fatto, anche nei momenti più surreali e la messa in
scena dell’ “Operazione Cantona” sarà il culmine del film. Un' opera
che mescola sapientemente umanismo britannico, tematiche sociali e
nevrosi personali, senza farsi mai mancare sane manciate di
autoironia.