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Astronomi, Chimici, Fisici, Matematici e Naturalisti in Sicilia
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A cura di
Maria Patrizia Allotta, Francesca Di Maio, Tommaso Romano
Con la collaborazione di Vincenza Caleca e Lucia Ievolella
Testi introduttivi di Concetta Guagenti, Aldo Brigaglia e Pietro Nastasi
con la collaborazione delle classi IV e V sez. E - IV sez. Q
Anno scolastico 2005-2006
ISTITUTO MAGISTRALE STATALE "REGINA MARGHERITA"
PALERMO
2007
La collana "Luce del pensiero" è stata inaugurata con la
pubblicazione di un volume dedicato ai filosofi, ai pedagogisti e ai liberi
pensatori siciliani. Il successo riscosso dall'uscita del testo ci ha
indotto a perseverare nell'iniziativa e a curare l'approfondimento di un
altro aspetto della storia e della cultura della nostra isola.
Il secondo volume è, infatti, dedicato ai matematici, ai fisici e agli
astronomi, che hanno dato un significativo contributo allo sviluppo e al
progresso della scienza in chiave europea.
Porre l'accento sulla cultura siciliana, nel contesto della globalizzazione,
significa affermare il valore della propria identità e delle proprie radici
nel variegato panorama internazionale.
L'elemento maggiormente rilevante è rappresentato dall'interesse e
dall'entusiasmo, con cui gli allievi si sono prodigati nelle attività di
studio e di ricerca.
Anche questa esperienza si è rilevata proficua, dal punto di vista
didattico-educativo, perché ha avvicinato i giovani alle istituzioni
culturali (Biblioteche, Archivi, Università) e li ha stimolati a rivalutare
il nostro patrimonio culturale.
L'attività ha fornito una preziosa occasione per motivare gli alunni allo
studio delle discipline curricolari, consentendo loro di scoprirne la
vitalità e l'attualità.
Mi corre l'obbligo di ringraziare i Proff. Aldo Brigaglia e Pietro Nastasi,
della facoltà di Matematica dell'Università degli Studi di Palermo, i quali
hanno accolto con disponibilità e professionalità la proposta formativa e
hanno consentito la consultazione di significativi testi.
Un sentito riconoscimento va anche al Prof. Tommaso Romano, che ha messo la
sua perizia e la sua esperienza al servizio dei ragazzi e dei docenti.
Il nostro auspicio è che la ricerca possa continuare investendo campi e
settori sempre nuovi della cultura isolana e che il presente dizionario
possa "esportare", al di là dei confini della nostra terra, le intelligenze
siciliane più vivaci e creative.
Prof.ssa Concetta Guagenti
Dirigente scolastico
Questa Sicilia che per più di due millenni non aveva dato uno scienziato, in
cui l'assenza se non il rifiuto della scienza era diventata forma di vita.
Questa considerazione di Leonardo Sciascia pesa fortemente sul giudizio che
gli intellettuali siciliani esprimono sulle tradizioni scientifiche isolane.
Un giudizio che, se pur basato su elementi effettivi, a noi appare
fortemente ingiusto.
E in effetti questo volume raccoglie centinaia di nomi di intellettuali
siciliani che hanno dato, a vari livelli, un utile contributo nel campo
delle scienze esatte e della natura.
In un periodo di pericolosa rinascita di tendenze regionalistiche, più o
meno rivestite di un manto di equivoco federalismo, l'iniziativa degli
autori si segnala per il modo con cui hanno saputo evitare il rischio che la
loro opera si connotasse come una ennesima, egoistica, tentazione
localistica: basta dare una semplice scorsa ai lemmi presentati per vedere
come l'opera si proponga come primo e importante passo avanti per una
eventuale raccolta delle biografie degli scienziati siciliani, superando
cosi le ormai datate, scarse e insicure raccolte di nomi di "siciliani
illustri" del tipo di quelle ottocentesche dell'Ortolani o del Mira.
Va sottolineato, inoltre, l' importante contributo di tipo didattico che gli
autori hanno saputo ottenere: il coinvolgimento, infatti, degli studenti
della loro scuola nella preparazione del lavoro, nella raccolta dei dati e
nella elaborazione delle diverse voci costituisce un prezioso valore
aggiunto. In effetti e proprio alle giovani generazioni e alla scuola che
l'opera si rivolge principalmente, anche per rovesciare, almeno in parte,
quel giudizio di cui parlavamo in apertura e che rischia di pesare sulla
percezione che gli stessi siciliani hanno del patrimonio culturale della
loro regione.
Facendo partecipare gli studenti a quest'opera di ricerca si contribuisce in
modo significativo a ricreare un legame con la tradizione scientifica
siciliana, legame che può costituire la base per una ripresa degli studi
scientifici della nostra regione.
Certo, un Dizionario non basta per rispondere alla domanda se esista una
tradizione scientifica in Sicilia, esso però costituisce una struttura
portante per ogni ricostruzione storiografica. Scorrendo i nomi di questa
rassegna ci si accorge subito che un filo della tradizione in effetti esiste
e che all'interno di questo filo appaiono dei momenti di sviluppo
particolarmente significativo. Anche tralasciando il periodo greco, il
Cinquecento con Maurolico e Ingrassia, il tardo Seicento con Borelli ed
Hodierna, l'Ottocento con Cannizzaro, il Circolo Matematico di Palermo e con
i naturalisti darwiniani, sono tutti momenti alti che proiettano, sia pure
temporaneamente, la Sicilia nel cuore della scienza europea e mondiale.
Mancava, dunque, un Dizionario degli scienziati che si sono formati in
Sicilia o che nell'isola hanno prestato il loro magistero impegno
professionale, e a questo compito hanno messo mano gli autori, raccogliendo
da tutte le fonti disponibili tutto quello che poteva risultare utile allo
scopo e collaborando in prima persona allo stabilimento di una redazione
virtuale capace di mettere a frutto le competenze di vari collaboratori.
Le voci del Dizionario, non sono state scritte con i criteri di un pedante
dizionario tradizionale, tuttavia esse forniscono dati accurati e quindi una
base sicura a quanti vorranno continuarne il percorso, inoltre, il
Dizionario, nonostante vanti un'enorme mole di autori trattati, risulterà
comunque non del tutto esaustivo a causa della scarsa o nulla informazione
bio-bibliografica preesistente, cosa questa che ha reso inevitabilmente
necessario tralasciare qualche nome.
Di certo, non bisogna guardare a quest'opera come rispondente soltanto a
esigenze didattiche, essa sarà strumento di grande utilità anche per gli
studiosi, infatti, rappresenta un passo essenziale nella via del
completamento di un bisogno fortemente avvertito da chi non riesce
facilmente a procurarsi gli elementi biografici dei personaggi che studia o
che incontra in studi altri che quelli scientifici. E i primi passi come si
sa, sono quelli essenziali!
I passi successivi, se si vorrà raccogliere l'invito degli autori,
consisteranno nell'integrare i dati biografici forniti da questo Dizionario,
con approfondite schede biografiche, ma ciò comporterà un'opera collettiva
che richiederà lo sforzo congiunto di molti specialisti.
Vorremmo concludere opponendo alla citazione iniziale un'osservazione di
Paolo Casini, che molto ha fatto per valutare correttamente l'apporto della
cultura siciliana scientifica europea: Il deserto della cultura scientifica
siciliana, secondo le coordinate dello spazio-tempo attualistico, si sarebbe
esteso su tutta l'isola per due millenni fino all'unita d'Italia. Ovvero,
secondo una versione più recente, dalla morte di Archimede alla scomparsa di
Majorana. Tale e la forza del pregiudizio ideologico: Una forza d'inerzia
che dà al pregiudizio stesso la consistenza di luogo comune, e si impone
anche alle menti più illuminate.
Ci sembra che questo lavoro dia il suo contributo a combattere questo
pregiudizio. E non ci sembra poco!
Aldo Brigaglia, Pietro Nastasi
Docenti presso l'Università di Palermo
Il desiderio di proseguire il progetto "Luce del Pensiero" si è consolidato
e poi realizzato, sia per il sorprendente ma tanto auspicato successo
riscosso dal nostro Istituto in seguito alla pubblicazione del dizionario di
filosofi, pedagogisti e liberi pensatori siciliani, sia per l'entusiasmo
coinvolgente e la volontà determinata dei nostri allievi, i quali, ancora
una volta, hanno mostrato il desiderio di riscoprire e studiare il proprio
territorio per rivalutarne il prezioso patrimonio culturale.
A qualcuno, di certo, nell'era della globalizzazione e dell'omologazione
culturale, l'idea di rispolverare figure del passato esclusivamente
appartenenti alla nostra regione, potrebbe apparire demodé.
In realtà l'obiettivo di questa attività, non è quello di dare spazio a un
puro diletto intellettuale vincolato da precise coordinate geografiche, né
dare vita a un excursus atto a generare un campanilismo fine a se stesso; ma
la finalità del progetto sorge piuttosto, sia dalla volontà di ribadire
l'esistenza di una cultura scientifica siciliana tipicamente a se stante
che, come evidenziano i professori Aldo Brigaglia e Guido Masotto nel testo
dal titolo Il circolo matematico di Palermo, indipendentemente dai suoi
momenti più o meno fortunati si è comunque degnamente inserita nel contesto
del sapere nazionale, internazionale ed in alcuni casi mondiale; sia dalla
necessità di riscoprire l'evoluzione del bagaglio conoscitivo della nostra
terra affinché si possa consolidare una tradizione culturale non
indifferente protesa sempre verso nuovi e fecondi sviluppi.
È giusto precisare che la scelta di spostare la nostra attenzione
dall'ambito umanistico a quello scientifico, deriva dall' esigenza di dare
un carattere pluridisciplinare all'attività di ricerca, intesa quest'ultima
alla maniera dello scienziato Antonino Zichichi, ovvero "come una
connessione per l'unità del sapere e dello spirito umano", nella
consapevolezza che ormai "abbiamo superato la convinzione dei saperi
ancillari, così come abbiamo compreso che nessuna disciplina è in se del
tutto autonoma o autosufficiente" (M. Finazzer Flory).
Ma non è tutto. L'iniziativa, che non ha nessuna pretesa esaustiva, di dare
vita alla stesura di essenziali ma indicative schede bio-biografiche di
matematici, fisici, astronomi, chimici, botanici, inventori e più in
generale scienziati, dipende anche dal desiderio di fare comprendere ed
interiorizzare ai nostri giovani l'importanza della ricerca scientifica
nonché la necessita della figura del "genio" all'interno della società di
ogni tempo.
Infatti, cogliendo il prezioso suggerimento di Giulio Giorello, necessita
oggi pia che mai, "un misto di accortezza e di pietà, nel senso pia nobile
del termine, di fronte al dram-ma in cui può tramutarsi l'esistenza di
qualsiasi genuino innovatore" il quale gode "del segreto di
quell'intelligenza spesso considerata non umana ma quasi divina the e
rappresentata dalla capacità di sorprendere", sorpresa che a volte spaventa,
spesso preoccupa, ma che comunque deve rimanere avvincente per i nostri
giovani che devono imparare a sapere cogliere, gestire, condividere durante
la loro intera esistenza ciò che appare nuovo.
In recenti interventi, Elio Cardinale, ci ricorda che Galileo Galilei definì
la Matematica come "sintassi della natura" e per Platone ed Aristotele la
Matematica era la musica del pensiero e Leibniz scrisse che quando Dio
cantò, cantò l'Algebra”.
Di certo agli alunni coinvolti nel progetto "Luce del Pensiero", durante le
ore trascorse nei vari centri di ricerca, fra un libro da consultare, un
testo da analizzare e una biografia da sintetizzare, e ancora, davanti ad
uno scaffale tutto da scoprire o un sito interne da visitare, fra gioiosa
concentrazione e serena serietà, natura e musica, pensiero e canto non sono
mai mancati.
Ci piace, anche, citare l'espressione latina "notes vigilare serenas",
perché a noi sembra che rappresenti molto bene il progetto "Luce del
Pensiero" che ha come vero scopo l'abituare i giovani alla ricerca
incessante di quella felicità che può nascere soltanto dalla pratica
filosofica unita alla sperimentazione scientifica: vegliare le serene notti,
vuol dire entrare in comunione con la natura, contemplare la bellezza
universale, osservare incuriositi il mondo in cui viviamo, studiare ed
immaginare, cercando, con infinita umiltà, di imparare da ciò che ci
circonda qualcosa che possa stimolare la nostra mente ed arricchire la
nostra anima.
Concludiamo con le parole di Giovanni Paolo II dette a favore degli
scienziati: "La Scienza nasce nell'Immanente ma porta l'uomo verso il
Trascendente". Abbiamo riflettuto su queste preziose parole e insieme ai
nostri alunni, intimamente uniti, ne abbiamo fatto tesoro.
Maria Patrizia Allotta, Tommaso Romano