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RASSEGNA STAMPA ANNO SCOLASTICO 2019-2020



progetto PON intitolato “I AM EUROPA-Dublin calling to connect”

16 giovani cittadini europei desiderosi di scoprire il mondo
Un viaggio di 21 giorni nella capitale irlandese
Un progetto europeo per avere consapevolezza del nostro essere cittadini europei

Durante lo scorso mese di settembre, noi alunni delle classi quinte del liceo linguistico Regina Margherita, corrispondenti ad un numero di sedici ragazzi, accompagnati dalle professoresse Macaluso e Mulè, abbiamo vissuto per tre settimane un’esperienza indimenticabile nella città di Dublino.
Ancora immersi nell’estate palermitana, siamo partiti il primo settembre per l’Irlanda, grazie ad un progetto PON intitolato “I AM EUROPA-Dublin calling to connect”, che prevedeva un corso preparatorio in sede scolastica e una consequenziale mobilità internazionale di pochi alunni selezionati.
A Dublino abbiamo avuto la possibilità di frequentare un corso di inglese di livello B2 per un totale di 60 ore, seguiti da docenti madrelingua: le prime 40 ore sono state svolte con l’obiettivo di potenziare le nostre capacità linguistiche, mentre le ultime 20 sono state dedicate alla realizzazione di progetti in lingua inerenti a temi riguardanti l’Unione Europea e l’Europa. Gli argomenti da noi scelti sono stati: le caratteristiche geografiche europee e il turismo in Europa, la situazione ambientale dei paesi dell’EU e le lingue europee, le loro radici e le loro differenze. Nel mio caso, ho lavorato insieme ad altri cinque componenti del gruppo sull’ultimo tema, realizzando con il team un video-power point. Nel prodotto finale abbiamo illustrato, tramite immagini animate e registrando le nostre voci in sottofondo, quanto forte sia il legame tra le diverse lingue e culture, quanto importanti siano i cambiamenti linguistici dati dal passare del tempo e dai movimenti geografici, come le lingue possono essere classificate, parlando nello specifico di lingue analitiche e agglutinanti, e infine abbiamo trattato in particolare le lingue in Europa e le conseguenze che esse hanno sui popoli e sui loro modi di vivere e ragionare. Questi lavori, oltre ad essere stati molto interessanti, sono stati anche molto utili, poiché, non solo abbiamo potuto applicare le nostre conoscenze linguistiche riguardo temi attuali e specifici, ma abbiamo potuto anche sperimentare il lavoro di squadra.
Oltre al tempo trascorso nei locali del Griffith College di Dublino, abbiamo anche visitato la città e diversi paesini nei dintorni, riuscendo anche a trascorrere una giornata intera a Belfast (dove abbiamo visitato il mercato di S.George e il museo del Titanic). Nella capitale irlandese abbiamo visitato il Trinity College, la National Gallery, il Phoenix Park, Temple Bar, il James Joyce Centre, Epic, il centro storico, la cattedrale di S. Patrizio (solo esternamente) e i vari giardini. Inoltre, abbiamo fatto delle gite a Glendalough, Bray, Malahide, Howth e Kilkenny, visitando i castelli e i suggestivi centri di queste piccole e magiche cittadine.
La nostra esperienza è stata inoltre arricchita dalle famiglie irlandesi che ci hanno ospitato per questi ventuno giorni. Persone ospitali e amorevoli, le nostre host families hanno reso il nostro soggiorno ancora più piacevole, permettendoci non solo di gustare la cucina irlandese, preparandoci colazione, packed lunch e cena, ma anche condividendo con noi la loro cultura e le loro abitudini, dandoci l’opportunità di vivere questa esperienza a 360° all’insegna dell’inglese vivo.
Per concludere, penso che questo viaggio sia stato ricco di tante esperienze formative e divertenti nonché di tanta cultura. Siamo cresciuti molto durante tutto il percorso, abbiamo appreso tante novità sul mondo irlandese, sulla loro storia, le loro danze e la loro musica tipica, imparando a vivere in un paese straniero, a rapportarci con persone straniere e a sentirci veramente cittadini europei. I momenti e le emozioni condivise con i miei splendidi compagni di viaggio, italiani e irlandesi, non penso possano essere descritti a parole, ma sono certa che tutto ciò che abbiamo imparato durante questa avventura rimarrà per sempre nei nostri cuori.
E come Oscar Wilde disse: “Il viaggio migliora la mente in modo meraviglioso ed elimina i nostri pregiudizi.”
Elena Busà 5^V

       
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