UNA LEZIONE CONCERTO DAVVERO “DIVERSA”

Una lezione concerto davvero “diversa” presso il Teatro Politeama di Palermo per la nostra scuola Regina Margherita, grazie al bravissimo Roberto Plano che, con la sua passione per Franz Liszt, ha fatto anche rivivere i versi del grande poeta Francesco.
Giorno 28 marzo 2011 è stata una lezione apparentemente come tante altre precedenti, in cui vanno in scena le prove degli spettacoli serali, ma alla fine si è rivelata davvero interessante e coinvolgente.
Roberto Plano, (Varese, 1978) pianista vincitore nel 2001 del primo premio del concorso internazionale di Cleveland, ha debuttato al Lincoln Center di New York dando prova di “virtuosismo levigato” e di “meravigliosa purezza interpretativa” e nel 2003 ha inciso per l’etichetta americana Azica Records un album monografico dedicato a Franz Liszt in cui figurano anche tre sonetti del Petrarca presentati al Politeama Garibaldi della nostra città. In anteprima abbiamo avuto “l’onore” di ascoltarlo, ammirare e confermare come Plano sia uno dei pianisti più promettenti e interessanti della sua generazione.
La causa della particolare attenzione che ha suscitato in noi credo sia stato il modo in cui egli ha coinvolto emotivamente durante la sua esibizione: Plano ci ha fatto rivivere l’Ottocento, periodo in cui il pianoforte fu considerato non uno strumento ma un vero e proprio mezzo di espressione musicale. Periodo, oltre tutto, in cui l’uomo “pianista” voleva far ascoltare le proprie doti, la propria forza e il proprio impegno, con cui era capace di conquistare prestigio e riconoscimento sociale. Plano è riuscito con gran successo a interpretare uno dei padri del pianoforte moderno, Franz Liszt, i cui biografi riportano come sin da bambino fosse capace di riprodurre su una tastiera qualsiasi musica ascoltasse e che quando gli venne chiesto cosa volesse fare da grande, egli rispose riproponendo il ritratto di Beethoven.
Per questo motivo, Roberto Plano si è esibito con la trascrizione di Liszt per pianoforte della sinfonia n°2 in re maggiore di Beethoven.
In questa lezione abbiamo avuto modo di entrare nel pensiero di Francesco Petrarca tramite un pianoforte che ha interpretato i versi del poeta medievale “Pace non trovo”, sonetto che fa parte del Canzoniere. Con la sua bravura abbiamo compreso che cosa vuol dire essere preda della passione amorosa. Infine, Plano si è esibito con un pezzo jazz che ha provocato un clamoroso applauso di riconoscimento della bravura del giovane pianista.

Chiara Piampiano e Simone Guida(3^G)