Mistero sulla morte di Ippolito Nievo
La spedizione dei mille si tinge di giallo

Un mistero irrisolto della storia risorgimentale riguarda la morte di Ippolito Nievo, autore del romanzo storico “Le confessioni di un italiano’’ che rimase incompiuto forse proprio a causa della sua prematura scomparsa.
Pochi ricordano che Nievo partecipò alla spedizione dei Mille. Come risulta anche dalla ricostruzione effettuata da Umberto Eco nel suo ultimo romanzo ‘’Il cimitero di Praga’’, Nievo si trovava al seguito di Garibaldi ed aveva il compito di curare la contabilità della spedizione .
Tuttavia qualcuno tramava alle sue spalle e faceva di tutto per impossessarsi dei libri contabili: quali prove schiaccianti potevano contenere? Chi aveva interesse a farli sparire? Domande destinate a rimanere di difficile soluzione, ma i lettori di Umberto Eco conoscono le possibili risposte.
Fatto sta che il 4 marzo 1861 il vascello Ercole su cui era imbarcato Nievo scomparve, senza lasciare nessuna traccia e con esso sparirono i conti della spedizione.
Fu fatto esplodere come racconta il romanzo di Eco oppure fece naufragio a causa di una tempesta? Vi furono successivamente indagini, inchieste, polemiche, ma non si riuscì a far luce sul mistero.
L’unica cosa certa è che questo generoso patriota non ha potuto partecipare alla proclamazione dell’Unità d’Italia alla quale aveva contribuito.

Marika Pirrone III U