Migliaia di emigranti a Lampedusa. In crisi la comunità dell’isola.

L'Africa settentrionale sembra, ormai, una polveriera, non soltanto a causa delle vecchie dittature in Tunisia e in Egitto, ma anche per la tragica e attuale situazione libica. In questa regione, infatti, è scoppiata la guerra civile in seguito al regime imposto dal dittatore politico Gheddafi, in carica da più di quarant'anni, che ha negato durante il suo governo sia la possibilità di elezioni, sia libertà di espressione e di pensiero.
Conseguenza ne è stato un alto tasso di emigrazioni verso l'Italia.
Egitto e Tunisia, nonostante ora siano liberi, hanno comunque una forte crisi economica e la popolazione si vede costretta ad emigrare anche per sfuggire alla povertà.
Il notevole afflusso di profughi, rifugiati politici e clandestini ha creato una situazione di sovraffollamento nelle terre accoglienti, soprattutto nell’isola di Lampedusa, presa d’assalto dagli emigranti. Per far fronte a questo problema sono state utilizzate diverse navi, tra le quali la ''Portaerei Cavour'' della marina militare, per trasportare gli esuli in campi di accoglienza creati nelle diverse regioni italiane.
La situazione rimane critica e l'Italia sta cercando di coinvolgere tutta l'Europa, ottenendo, purtroppo, poca collaborazione.
I lampedusani si lamentano non soltanto per il sovraffollamento che si è creato nella piccola isola, ma anche perchè la loro economia, basata soprattutto sul turismo, è adesso in difficoltà.
A tutto ciò si aggiunge anche il rischio della diffusione di epidemie.
Al governo italiano chiedono un’equilibrata distribuzione degli emigranti e questa sembrerebbe l'unica soluzione.

Francesca Costanza & Giorgio Candela II E