Come tutti sanno, in questo anno
scolastico 2009/2010 il nostro istituto ha accolto un nuovo
Dirigente Scolastico.
Qualcuno gli ha parlato, altri l’hanno incontrato, c’è chi lo
conosce di vista e chi non ha idea di chi sia.
Per informare tutti, “lo Strillone” ha deciso di parlare un po’ con
lui…
“lo Strillone” (S) : Lavorando in un contesto giovanile, che
rapporto ha con gli studenti ? Cosa pensa di loro e dei giovani in
generale?
Dirigente scolastico (D.S.) : La cosa che vado predicando nelle
scuole è la centralità dell’alunno, cioè l’alunno deve essere al
centro dell’attività formativa. Solo grazie a loro ci sono i
professori, non ci siamo noi se non ci sono gli alunni.
L’atteggiamento della scuola deve essere : cercare in tutti i modi
di rendere le condizioni di vivibilità adeguate, di percorribilità,
di rendimento, di successo scolastico. Fermo restando che l’alunno
deve rispettare i principi, le regole e conoscere diritti e doveri.
Diritti come : sapere il voto che si ha avuto, di avere una scuola
sicura ed una formazione adeguata.
Doveri come : rispettare i professori, gli alunni, gli orari di
lezione e le strutture scolastiche.
S : Molto spesso si sente l’espressione “ah, i giovani d’oggi…” con
tono di sconforto. Pensa che i “giovani d’oggi” siano peggiori di
“quelli di ieri”.
D.S. : Penso che questi siano “luoghi comuni”. Ciò si diceva anche
negli anni ’40, negli anni ’60 e via dicendo. La verità è che i
giovani si adattano ai nuovi modelli culturali offerti dalla società
del loro tempo; di conseguenza con il cambiare della società cambia
la scuola e quindi non tutto “il male” va imputato ai giovani.
S : Quindi cosa si aspetta dai giovani ? Il rispetto delle regole o
qualcosa di più ?
D.S. : Le generazioni d’oggi hanno la possibilità di attingere da
agenzie formative alternative come Internet, radio, TV ( agenzie
informali ) e di coltivare interessi al di fuori del percorso
scolastico avendo nella società contemporanea altri stimoli dovuti a
diverse “sollecitazioni”.
Allora la scuola ha due possibilità : o arrendersi oppure provare ad
affascinare i giovani invitandoli a pensare; con progetti educativi
come corsi di fotografia, di teatro oppure anche con la sola visione
di un film. Una volta provai con un progetto : “La musica leggera
incontra i giovani”. Parlammo di Vasco Rossi per venire incontro
alle vostre esigenze; per non farvi restare passivi di fronte ad
Internet e ad una televisione devastante e diseducatrice.
S: Quindi la scuola deve educare, promuovere ed indirizzare i
giovani. Ma indirizzarli a cosa, esattamente ?
D.S. : La scuola deve stimolare i giovani, stimolarli alla
conoscenza. Per sollecitare i giovani ci vuole una curiosità
intellettuale, che deve essere coltivata dal docente. Quando questi,
però, non ha niente da dire o da dare allo studente è una “tragedia”
grossa.
L’intervista, curata da Biagio Genco e
Manfredi Caputo, proseguirà nel prossimo numero
SOMMARIO DEL 1°NUMERO
Editoriale | p. 1 |
Intervista al Dirigente Scolastico Gambino | p.2 |
Cultura e spettacoli Il concerto Scusa ma ti voglio sposare I Manga |
p. 3 |
Tendenze giovanili Moda Tendenze... di moda giovanile |
p. 4 |
Politica e scuola La scuola di Maria Stella : in corsa verso l'UE Concorso : l'ambiente, due città a confronto Un atto vandalico impedisce l’ingresso al “Guzzetta” |
p. 5 |
Cronaca Materie della maturità 2010 La violenza Piazza Pretoria |
p. 6 |
Sport La Pallamano Il taekwando La ginnastica ritmica |
p. 7 |
Scrittura creativa Era una serata tranquilla Ero lì Fuga dal Vesuvio L'angolo della poesia : Ricordi Scende la sera |
p. 8 |
Posta del Margherita Marzo : cammino per la Pasqua 'Na matìna A simàna tuoirta U mairterì |
p. 9 |